Gazzettino, tagli ai compensi dei collaboratori Assessora Donazzan: “Qualità informazione legata a dignità del lavoro”

In Sindacato Giornalisti by SGV Redazione

Dopo la comunicazione da parte dell’azienda del taglio unilaterale dei compensi, solidarietà anche dal mondo istituzionale e politico ai collaboratori del Gazzettino in stato di agitazione, che hanno chiesto l’apertura di un tavolo di confronto.

Elena Donazzan, assessora al Lavoro del Veneto: “Aperto tavolo di confronto regionale, spero parti trovino accordo per mantenere alta la qualità dell’informazione e la dignità del lavoro giornalistico”.

Gianluca Forcolin, vice governatore del Veneto: “La scelta unilaterale de Il Gazzettino, di rivedere la ribasso i compensi ai suoi collaboratori, rischia di minare la qualità dell’informazione, senza contare i riflessi negativi per le famiglie di questi professionisti”.

Sergio Bolzonello, Vice presidente Friuli Venezia Giulia: “Gazzettino: taglio compensi, scelta che non valorizza professionalità”.

Sergio Berlato e Massimiliano Barison, consiglieri regionali FdI-Mcr “Taglio compensi ai collaboratori de Il Gazzettino: no al cottimo delle parole”.

Piero Ruzzante, consigliere regionale Liberi e Uguali: “Drastico taglio dei compensi dei collaboratori de Il Gazzettino: i diritti di cronaca e ad essere informati sono effettivi solo se si rispetta il diritto all’equa retribuzione dei lavoratori”.

Luciano Sandonà, Consigliere regionale Zaia Presidente: “Inaccettabile il taglio ai compensi dei collaboratori de Il Gazzettino: decisione unilaterale dell’editore che lede i diritti dei lavoratori”

Simone Scarabel e Manuel Brusco (M5S): “Solidarietà a corrispondenti e collaboratori del Gazzettino: il taglio dei compensi risponde sole a logiche di profitto”.

Gruppo Consiliare del PD: “Piena solidarietà ai collaboratori del Gazzettino: inaccettabile la decisione unilaterale dell’azienda di tagliare i compensi”.

Gruppo Consiliare del Partito Democratico e il PD comunale veneziano: “La professionalità e la qualità dell’informazione dipende anche dalla dignità attribuita al lavoro giornalistico”

Roger De Menech, parlamentare Pd: “La solidarietà a parole non basta. Il prossimo Governo aiuti con urgenza il settore dell’editoria e i giornalisti”.

Antonio De Poli, senatore UDC: “Il mondo dell’informazione va difeso, il Governo sostenga l’editoria e la qualità del giornalismo”.

Giorgia Andreuzza, deputata Lega Nord: “Solidarietà ai corrispondenti del Gazzettino”.

Luca De Carlo, deputato di Fratelli d’Italia: “Il Gazzettino riduce gli stipendi dei collaboratori: Una decisione inammissibile. Che lede la dignità umana e professionale e mette a rischio la qualità dell’informazione”.

Dario Bond, deputato di Forza Italia: “Tutta la mia solidarietà ai collaboratori del Gazzettino: sto preparando una interrogazione parlamentare”.

Nicola Pellicani, deputato Pd: “Esprimo piena solidarietà ai collaboratori del Gazzettino. Ancora una volta viene colpito l’anello più debole della catena del lavoro giornalistico”.

Isabella De Monte, eurodeputata dem: “Italia indietro rispetto a Europa, ridurre gap tra giornalisti contrattualizzati e non”.

Alessandro Fraleoni Morgera, candidato M5S alla presidenza della Regione Fvg: “Solidarietà ai collaboratori del Gazzettino”.

Maria Rosa Pavanello, presidente Anci del Veneto: “Sono compensi il cui importo lede la dignità di ogni lavoratore e lede certamente la qualità dell’informazione ai cittadini”.

Enoch Soranzo, Presidente UPI Veneto: “Gazzettino, solidarietà ai collaboratori per i tagli ai compensi”.

ANCI Veneto: “ Siamo al fianco dei collaboratori che ogni giorno svolgono u n servizio fondamentale e imprescindibile per i cittadini e per la vita democratica”.

Adolfo Zordan, Deputato e Sindaco di Vigodarzere: “piena  #solidarietà ai giornalisti del Gazzettino. #”.

Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale: “Le nuove condizioni poste dall’editore risultano umilianti e lesive della professionalità dei collaboratori”.

Caterina Cacciavillani, la Presidente di turno della Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta: “Auspichiamo che l’apertura del tavolo di confronto regionale consenta un accordo soddisfacente, volto a tutelare la qualità dell’informazione e la dignità della professione”.

Jacopo Massaro, Sindaco di Belluno: “Spero che il Gazzettino torni sui propri passi nel frattempo esprimo la mia totale solidarietà ai suoi professionisti”.

Massimo Bergamin, Sindaco di Rovigo:  “Solidarietà ai collaboratori del Gazzettino con l’auspicio che il tavolo regionale tuteli la dignità e la qualità dell’informazione”.

Alessandro Ciriani, Sindaco di Pordenone: “Oltre alla tutela della professionalità dei lavoratori, è in gioco la qualità dell’informazione”.

Francesca Zaccariotto, Assessore Comune di Venezia: “Una società che non difende il lavoro e i lavoratori è destinata a non progredire”.

Alessandro Da Re, Progetto Fvg: “Il taglio ai “compensi” dei collaboratori non valorizza la professionalità, che l’editore ritorni sui suoi passi”.

Giunta del Comune di Padova: “Taglio compensi collaboratori Gazzettino: la posizione della Giunta del Comune di Padova”.

Comitato direttivo della Filt Cgil di Belluno: “Dignità del lavoro e diritto ad un equo compenso: solidarietà al lavoratori del Gazzettino”.

Il tutto dopo aver ottenuto il sostegno del comitato di redazione del quotidiano, del Sindacato e dell’Ordine giornalisti del Veneto, delle Assostampa del Friuli Venezia Giulia, della Liguria e rappresentanti Clan Liguria e delle Assostampa di Belluno, Rovigo, Venezia e Treviso, nonché del Cdr della Rai di Venezia, di Refusi, dei collaboratori del Corriere del Veneto, delle testate venete del gruppo editoriale Gedi – Corriere delle Alpi, Tribuna di Treviso, Mattino di Padova e Nuova Venezia – e degli strategici di Athesis.

 

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EDITORIA: COMPENSI AI COLLABORATORI, ASSESSORE DONAZZAN, “APERTO TAVOLO REGIONALE DI CONFRONTO, SPERO PARTI TROVINO ACCORDO PER MANTENERE ALTA QUALITÀ INFORMAZIONE”

(AVN) – Venezia, 16 aprile 2018

Sulla vicenda dei compensi ai collaboratori dei giornali veneti interviene l’assessore al lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan. “Sono molto preoccupata per la situazione che si è venuta a creare per i collaboratori di alcune testate venete e spero che sia possibile un sereno confronto tra le parti che metta al centro la qualità dell’informazione e la dignità del lavoro giornalistico”, dichiara l’assessore, che da tempo si occupa della condizione contrattualistica dei collaboratori delle testate regionali e che ha avviato un tavolo regionale di confronto,  che ha portato già ad alcuni risultati nell’ambito delle relazioni sindacali e della formazione professionale. “Spero che in questa sede istituzionale, alla quale la presidenza della Regione ha assicurato attenzione e partecipazione, sia possibile trovare un punto di incontro”.

“Credo che la carta stampata possa superare la crisi di lettori e di ricavi che sta attraversando, e vivere  una nuova stagione – prosegue l’assessore –  solo se non rincorre la superficialità e la mera velocità della rete, che resterà sempre un obiettivo inarrivabile per  i tempi di confezionamento di un quotidiano o per la messa in onda di un telegiornale, e continuerà a perseguire una informazione autorevole e di qualità”.

“L’autorevolezza della carta stampata, alla quale i collaboratori contribuiscono oggi in misura sempre più importante, impone approfondimento, professionalità, spessore culturale e serietà di approccio: sono requisiti  ‘immateriali’ ad altissimo valore aggiunto – sottolinea l’assessore – per la qualità dell’informazione. Spero che il tavolo regionale riapra il dialogo tra le parti e aiuti editori e collaboratori ad individuare un punto di equilibrio che consenta di mantenere alta la qualità del lavoro giornalistico e la solidità delle imprese editoriali del Veneto”.

Comunicato n. 472/2018 (LAVORO/FORMAZIONE)

 

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Io sono al vostro fianco.

Gianluca Forcolin

“La liberta di #informazione  è il presupposto fondamentale di ogni democrazia. Ma oggi puù che mai abbiamo bisogno anche di un’informazione di qualità, per la quale è n ecessario garantire anche la dignità del lavoro di chi si occupa di tutto questo. La scelta unilaterale de Il Gazzetino, di riveere al ribasso i compensi ai suoi collaboratori, rischia di minare proprio la qualità dell’informazione, senza contare i riflessi negativi per le famiglie di questi professionisti. Solidarietà ai #giornalisti auspicando una revisione di questa decisione da parte della testata.”

#Gazzettino

 

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Gazzettino, Bolzonello: taglio compensi scelta che non valorizza professionalità

«Comprendendo la difficoltà del conto economico da tenere in piedi, serve però una soluzione che tenga insieme il patrimonio della rete di collaboratori a la dignità di un compenso che valorizzi il prezioso lavoro che svolgono». Sergio Bolzonello, candidato del centrosinistra alla presidenza del Friuli Venezia Giulia, interviene dopo la scelta dell’editore del quotidiano “Il Gazzettino” di tagliare i compensi dei collaboratori in modo unilaterale.

«Il giornalismo – evidenzia Bolzonello – è un patrimonio da tutelare e da preservare, e così il lavoro dei collaboratori che sempre più sono l’anima di molti quotidiani. Certe scelte, seppur all’interno di dinamiche aziendali, vanno a incidere soprattutto sul valore delle professioni intellettuali che non possono essere svilite e che rappresentano qualcosa di importante. Da parte mia va la massima solidarietà ai giornalisti» conclude.

 

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Editoria – Berlato e Barison (FdI-MCR): “Taglio compensi ai collaboratori de ‘Il Gazzettino’, no al ‘cottimo delle parole'”

(Arv) Venezia, 16 apr. 2018  – “E’ di pochi giorni la comunicazione della decisione assunta unilateralmente dall’Editore de ‘Il Gazzettino’ di tagliare i compensi dei collaboratori, con la quale viene spiegato che dal primo maggio sarà alzato il rigaggio dei pezzi lasciando inalterato il compenso. Una decisione, questa, umiliante per la dignità professionale che va a danneggiare quei collaboratori già beneficiari di una misera retribuzione, spesso unica fonte di reddito e che lavorano in regime di mono committenza”.

Lo affermano, in una nota congiunta, i consiglieri regionali Sergio Berlato e Massimiliano Barison (FdI-MCR) per i quali “la scelta non è stata oggetto di alcuna trattativa e viene giustificata con poche righe, vista la sostanziale e significativa variazione dei volumi interni a seguito dell’ampliamento del format e delle modifiche intervenute sulla grafica del giornale”.

“Esprimiamo pieno sostegno all’Ordine dei giornalisti e al Sindacato – sottolineano i consiglieri regionali – perché siamo convinti che sia necessario riconoscere ai collaboratori la loro professionalità, corrispondendo un compenso che si basi sull’impegno e sul lavoro che porta alla stesura degli articoli, prima ancora che sul loro rigaggio”.

“Solo così – concludono Sergio Berlato e Massimiliano Barison – si potrà garantire a favore dell’opinione pubblica un servizio libero e corretto, che non rischi di essere condizionato dal ‘cottimo delle parole’”.

 

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DRASTICO TAGLIO DEI COMPENSI DEI COLLABORATORI DE “IL GAZZETTINO”: I DIRITTI DI CRONACA E AD ESSERE INFORMATI SONO EFFETTIVI SOLO SE SI RISPETTA IL DIRITTO ALL’EQUA RETRIBUZIONE DEI LAVORATORI.

presentata il 16 aprile 2018 dal Consigliere Ruzzante

Il Consiglio regionale del Veneto

PREMESSO CHE:

-in data 13 aprile 2018 il Consiglio di redazione del Gazzettino ha informato il sindacato e l’ordine dei giornalisti circa la decisione già unilateralmente assunta dall’editore del predetto quotidiano di ridurre i compensi dei collaboratori a far data dal prossimo mese di maggio;

RISULTA CHE:

– la decisione, peraltro adottata senza alcuna preventiva contrattazione con le parti, impone ai collaboratori della testata giornalistica di aumentare la produzione (cioè il c.d. rigaggio dei pezzi) a fronte del mantenimento dei vigenti compensi al lordo delle spese sostenute e delle ritenute fiscali e previdenziali;

-quanto deciso è motivato dalla variazione in aumento dei volumi interni determinata in conseguenza dalla nuova veste grafica assunta: si mira a recuperare a danno dei lavoratori i costi derivanti dal naturale adeguamento al nuovo formato grafico, costi tuttavia non determinati da valutazioni e comportamenti dei lavoratori e che appunto sono conseguenza dell’aumento del rigaggio dei pezzi e della quantità degli stessi e dunque del corrispettivo da attribuire ai giornalisti in costanza delle tariffe previgenti;

CONSIDERATO CHE:

– l’imposizione di un “rigaggio “in aumento a fronte del sostanziale “blocco” delle tariffe rappresenta una decisione che non tiene per nulla in conto, anzi sembra trascurarli del tutto, gli aspetti sostanziali e personali del lavoro giornalistico e della funzione essenziale che tale professionale deve assolvere in un ordinamento democratico in quanto veicolo di quel diritto a essere informato di cui ciascun cittadino è titolare e che è appunto assolto dai giornalisti attraverso l’esercizio di quel diritto di cronaca tutelato dall’art. 21 della Costituzione; ed è appunto tale diritto di cronaca che tale decisione svilisce enormemente, atteso che la sostanziale riduzione delle tariffe non può non determinare pesanti ricadute sulla qualità del lavoro giornalistico, già fonte, per sua naturale conformazione, di notevoli sacrifici personali e non agevoli condizioni lavorative: quanto il recupero di produttività a fronte di tariffe invariate consente di rispondere affermativamente circa il rispetto del seguente principio fondante della nostra Repubblica?: “ Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla propria famiglia un’esistenza libera e dignitosa” (art.36, primo comma, Costituzione delle Repubblica Italiana)

Tutto ciò premesso,

Esprime

forte contrarietà in ordine alla decisione assunta dall’editore de “ Il Gazzettino”   senza il preventivo confronto con il sindacato e l’ordine dei giornalisti di imporre a far data dal mese di maggio prossimo venturo una sostanziale  rideterminazione al ribasso delle tariffe da corrispondere ai collaboratori della predetta testata giornalistica.

 

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Sandonà (Zaia Presidente): “Inaccettabile il taglio ai compensi dei collaboratori de Il Gazzettino: decisione unilaterale dell’editore che lede i diritti dei lavoratori”

(Arv) Venezia 17 apr. 2018 –     “Nessuna contrattazione, nessuna concertazione: l’editore de Il Gazzettino, evidentemente, si sente in questa fase ‘padrone delle ferriere’ e decreta il taglio ai compensi dei propri collaboratori, calpestando così la dignità professionale del lavoro giornalistico”. Ad affermarlo, il Consigliere regionale Luciano Sandonà (Zaia Presidente) che in una nota ricorda che “I collaboratori de Il Gazzettino, in questi giorni, hanno ricevuto una comunicazione con la quale li informa che dal 1° maggio sarà alzato il rigaggio degli articoli lasciando inalterato il compenso. Due elementi risultano evidenti, alla luce di questa disposizione da parte dell’editore: il primo, che si tratta di una decisione unilaterale, prendere o lasciare, motivata da questioni riguardanti la nuova veste grafica del quotidiano e che di fatto contraddice il principio basilare in base al quale ‘se uno lavora di più, guadagna di più’. Il secondo elemento, che questa scelta va ad incidere – e faccio mie le parole del Cdr del Gazzettino – nella carne viva delle persone, molte delle quali hanno nel Gazzettino l’unica fonte di reddito fornendo la loro prestazione quotidiana in regime di monocommittenza”. “Intendo esprimere solidarietà ai lavoratori e pieno sostegno alle azioni del Sindacato e dell’Ordine dei giornalisti – afferma inoltre il Consigliere Sandonà – perché il trattamento economico così proposto risulta umiliante e lesivo della dignità professionale. Tagliare, sfruttare, spremere e umiliare: non sono le ricette di una stampa libera che dovrebbe garantire ai cittadini, attraverso gli organi di informazione, il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, così come la prevede la nostra Costituzione”.

 

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Scarabel e Brusco (M5S): “Solidarietà a corrispondenti e collaboratori del Gazzettino: il taglio dei compensi risponde sole a logiche di profitto”

(Arv) Venezia 18 apr. 2018 –    “Che genere di informazione ci possiamo aspettare da giornalisti che, già sottopagati, si vedono tagliare ulteriormente lo stipendio e i compensi dalla testata per cui lavorano?”. Lo chiedono in una nota i Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Simone Scarabel e Manuel Brusco che aggiungono: “Poi ci domandiamo perché l’Italia stagna in posizioni disonorevoli nelle classifiche sulla libertà dell’informazione: come possiamo sperare che le cose vadano meglio quando corrispondenti e collaboratori percepiscono compensi bassissimi e in alcuni casi, come sta accadendo in questi giorni al Gazzettino, se li vedono pure tagliare in modo drastico?”.

“La domanda è questa – continuano Brusco e Scarabel – dove sta andando l’informazione? Crediamo che l’editoria italiana, e anche quella veneta, non si stia ponendo questo quesito e che in molte situazioni non sia affatto al passo con i tempi. Ai corrispondenti e ai collaboratori del Gazzettino portiamo la nostra solidarietà, come la portiamo a tutti i lavoratori che finiscono nel tritacarne delle logiche imprenditoriali di chi guarda solo al profitto e non ai risvolti sociali del fare impresa”.

Gruppo Consiliare PD: “Piena solidarietà ai collaboratori del Gazzettino: inaccettabile la decisione unilaterale dell’azienda di tagliare i compensi”.

(Arv) Venezia 18 apr. 2018 – “La qualità dell’informazione non può prescindere da una giusta retribuzione di chi la fa. Per questo condanniamo l’atto unilaterale dell’editore de Il Gazzettino che, di fatto, va a tagliare i compensi ai collaboratori del quotidiano a partire dal primo maggio: dovranno scrivere di più per mantenere lo stesso stipendio. A loro va tutta la nostra solidarietà”. A dirlo, in una nota, è il Gruppo consiliare del Partito Democratico. “È una decisione che va a colpire la dignità dei lavoratori, oltre che il loro portafogli: per molti quella collaborazione, svolta con passione ogni giorno, è l’unica fonte di reddito. Siamo convinti che il Gazzettino sia una voce importante e autorevole del Veneto, un patrimonio dell’informazione  libera che appartiene a tutta la regione, non solo alla proprietà. Auspichiamo perciò un ripensamento da parte dell’azienda: si confronti con i lavoratori e rinunci ad arroganti e poco lungimiranti atti unilaterali”.

 

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De Menech: «La solidarietà a parole non basta. Il prossimo governo aiuti con urgenza gli editori e i giornalisti» Padova, 15 Aprile 2018 _ «Il prossimo governo metta in campo un fondo a sostegno dell’editoria e della professione giornalistica». Lo chiede il deputato veneto Roger De Menech per fronteggiare la nuova ondata di tagli unilaterali ai giornalisti e ai collaboratori delle testate venete. «Esprimo solidarietà al sindacato dei giornalisti e ai professionisti del Gazzettino e del Corriere del Veneto che quotidianamente e per una miseria assicurano un diritto fondamentale dei cittadini e contribuiscono al funzionamento della nostra democrazia. Ma non intendo fermarmi alle parole. Se riteniamo davvero cruciale il valore dell’informazione, dobbiamo farci carico di misure straordinarie perché gli editori e i giornalisti siano indipendenti e retribuiti dignitosamente. L’indebolimento che viviamo ormai da quasi 15 anni espone la categoria agli interessi di chi tenta di orientare, controllare e talvolta manipolare i media per i propri fini particolari». «È improrogabile un piano straordinario di aiuti», afferma De Menech, «per sostenere il settore, in particolare nella ricerca di nuovi modelli di business che sfruttando le nuove tecnologie uniscano il giornalismo tradizionale con quello digitale. Il prossimo governo è tenuto ad affrontare con urgenza questo problema, pena la scomparsa dello spazio pubblico».

 

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Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico e il PD comunale, appresa la volontà dell’editore del Gazzettino di applicare, fin da subito, un taglio unilaterale ai compensi dei collaboratori esprime solidarietà e vicinanza a questi lavoratori. La professionalità e la qualità dell’informazione dipende anche dalla dignità attribuita al lavoro giornalistico. Si auspica perciò, fin da subito, l’apertura di un confronto che permetta di trovare un punto di equilibrio tra qualità del lavoro giornalistico e solidità delle imprese editoriali.

Gruppo Consiliare PD

Giorgio Dodi, Segretario Comunale PD veneziano

 

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Editoria: De Poli (Udc), Il mondo dell’informazione va difeso, il Governo sostenga l’editoria e la qualità del giornalismo  “Tuteliamo la qualità del lavoro giornalistico che è tale anche grazie ai tanti collaboratori giornalisti che meritano la giusta attenzione. Esprimo solidarietà ai giornalisti del Gazzettino e mi auguro che si possa aprire un confronto tra le parti per giungere a una soluzione condivisa”.  Lo afferma il senatore e presidente nazionale UDC Antonio De Poli che annuncia un’interrogazione parlamentare al Governo e al ministro Lotti (che ha la delega al Dipartimento per l’informazione e l’editoria): “Il mondo dell’informazione va difeso. Il prossimo Governo deve farsi carico di sostenere il settore dell’editoria con misure efficaci e concrete, da un lato, e di tutelare la qualità del giornalismo affrontando il tema dell’equo compenso dall’altro. La legge 233/2012 istituisce una Commissione interministeriale che ha lo scopo di stabilire l’entità minima della remunerazione dei giornalisti non subordinati, fissata in coerenza con quella dei giornalisti subordinati. Siamo convinti che sia necessario mantenere alta la qualità dell’informazione e la dignità del lavoro giornalistico. Purtroppo, parliamo di una situazione di difficoltà che riguarda tutto il mondo dell’editoria”.

 

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Giorgia Andreuzza, solidarietà ai corrispondenti del Gazzettino

4 euro lordi per 20 righe, 9,5 euro lordi per 43 righe, e così via, fino a un massimo di 19 euro lordi per pezzi oltre le 70 righe. Sono questi i compensi decisi dalla proprietà della testata per i collaboratori del Gazzettino di Venezia. Compensi nei quali sono comprese anche tutte le spese che il collaboratore deve affrontare per lavorare. Si tratta di un trattamento economico che continua a peggiorare e che stride con l’importanza del lavoro di chi ogni giorno contribuisce a confezionare il quotidiano. Convinti che il Gazzettino sia un patrimonio di tutti, e non solo dell’azienda, siamo vicini ai collaboratori del Gazzettino e ai collaboratori di tutte le testate che da tempo stanno subendo continui attacchi.

 

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Comunicato stampa n. 1/2018 on. De Carlo (Fratelli d’Italia) Il Gazzettino riduce gli stipendi dei collaboratori De Carlo: «Una decisione inammissibile, che lede la dignità umana e professionale e mette a rischio la qualità dell’informazione»  ROMA (15 aprile 2018) – «Compensi inammissibili, da cui deriva un vero e proprio sfruttamento del lavoro giornalistico, oltre che uno svilimento della professione. Chi vorrebbe lavorare a queste condizioni?».È chiara e forte la presa di posizione di Luca De Carlo, deputato di Fratelli d’Italia, in merito alla decisione assunta unilateralmente dall’editore del Gazzettino di tagliare i compensi dei collaboratori. «Una decisione inaccettabile», commenta De Carlo, «che va a ledere non solo i diritti e la dignità umana e professionale dei diritti dei lavoratori, che si troveranno a vivere con compensi da fame, ma anche quella dei cittadini, che rischieranno di vedere abbassarsi il livello delle informazioni fornite dalla stampa. Questo è molto pericoloso».La scelta è stata comunicata venerdì 13 aprile dall’azienda, con una lettera nella quale viene spiegato che dal 1° maggio sarà alzato il rigaggio dei pezzi, lasciando inalterato il compenso, già in precedenza esiguo. La griglia di riferimento, imposta senza alcuna contrattazione, va da un minimo di 4 euro a un massimo di 19 euro lordi, senza alcun rimborso delle spese sostenute. Per 19 euro lordi sono richiesti i servizi superiori alle 68 righe. «Nella lettera inviata dall’editore ai collaboratori si legge testualmente che “il nuovo Gazzettino presenta una sostanziale e significativa variazione dei volumi interni, determinatasi principalmente come conseguenza dell’ampliamento del format e delle modifiche intervenute sulla grafica”», continua De Carlo. «Con una giustificazione di poche righe l’azienda va a colpire una categoria, quella dei collaboratori – ossia i giornalisti non assunti dalla testata – che già si trovano a lavorare in condizioni di sfruttamento, specie chi ha nell’attività giornalistica, svolta in modo professionale, l’unica fonte di reddito. E tutto ciò accade in un contesto in cui si punta l’attenzione sulla necessità di fornire un’informazione di qualità, combattendo il dilagare delle “fake news”. È assurdo pensare che nel 2018 ci siano ancora lavoratori pagati “a cottimo”».«Esprimo la mia piena solidarietà ai professionisti dell’informazione che si trovano a vivere questa triste condizione lavorativa ed economica, profondamente umiliante», aggiunge il deputato di Fratelli d’Italia. «Mi auguro che l’editore del Gazzettino ritorni sulla propria decisione. Nello stesso tempo sostengo Sindacato e Ordine dei giornalisti, che hanno annunciato di voler attivarsi in tutte le sedi per tutelare gli interessi dei colleghi. Mi impegnerò personalmente affinché si trovi una soluzione a quest’ingiustizia. Tanto più che lo sfruttamento dei collaboratori è una problematica purtroppo conosciuta da tempo, che riguarda in generale tutti i gruppi editoriali».

 

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Dario Bond – Deputato

Tutta la mia solidarietà ai collaboratori del Gazzettino, che improvvisamente si sono scontrati con questa comunicazione da parte dell’azienda.
Siccome di sola solidarietà non si vive, voglio fare qualcosa di concreto: sto già preparando un’interrogazione parlamentare su questa questione, ed attiverò i colleghi di Forza Italia in Regione perché facciano altrettanto.
Bisogna poi intervenire sulla legge dei contributi all’editoria: oltre ai criteri già presenti, è necessario inserire una clausola sociale e “deontologica” che preveda un equo e giusto compenso per i collaboratori, che rispetti gli standard europei.

In tutti i miei anni di attività politica, da Belluno fino a Venezia e ora a Roma, ho potuto misurare l’importanza e il valore del lavoro dei collaboratori. Oggi, per motivi che non dipendono dalla crisi, ma da una scelta aziendale, il loro operato subisce un ulteriore taglio: parliamo di cifre che vanno dai 4 ai 19 euro lordi a pezzo, magari per articoli che richiedono ore o giorni di lavoro. Nessuno di noi lavorerebbe mai per queste cifre, nessuno di noi spingerebbe il proprio figlio a inseguire il sogno e la passione del giornalismo, senza contare la responsabilità, per non parlare delle spese vive, come la benzina o il telefono. Come si può pretendere un’informazione libera, trasparente e di qualità quando i professionisti della comunicazione sono costretti a queste paghe irrisorie? Questa è una piaga che colpisce non solo questi collaboratori, ma tutto il mondo del giornalismo.
La politica deve molto a chi quotidianamente ne comunica con coscienza ed esperienza luci e ombre, ed è tempo di dare delle risposte serie a questi lavoratori.

 

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Esprimo piena solidarietà ai collaboratori del Gazzettino. Ancora una volta viene colpito l’anello più debole della catena del lavoro giornalistico. Coloro che garantiscono notizie e informazioni indispensabili alla confezione dei giornali che quotidianamente vanno in edicola. Credo sia giunto il momento di studiare un piano straordinario per l’editoria, che sta attraversando un momento di grande difficoltà. Solo così potremmo difendere, non solo il lavoro giornalistico, ma l’informazione democratica nel nostro Paese. E’ un problema che riguarda i giornalisti e gli editori, in questo senso sarebbe utile promuovere con urgenza una sorta di Stati Generali dell’Informazione nel Veneto.

On. Nicola Pellicani

Partito Democratico

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EDITORIA: DE MONTE; SOLIDARIETA’ AI COLLABORATORI DEL GAZZETTINO PER TAGLIO COMPENSI

L’eurodeputata dem: Italia indietro rispetto a Europa, ridurre gap tra giornalisti contrattualizzati e non

“Esprimo la mia solidarietà ai collaboratori del Gazzettino e la mia preoccupazione per la decisione unilaterale dell’editore di rivedere i compensi al ribasso, auspicando che tale scelta possa essere rivista con un sano e sereno confronto tra le parti”. Lo afferma l’eurodeputata del Pd Isabella De Monte, entrando nel merito della vertenza che sta interessando i collaboratori del quotidiano e dopo la lettera aperta inviata oggi dai lavoratori all’editore.

Secondo De Monte “la professione giornalistica svolge una funzione straordinariamente importante, che va tutelata e non certo svilita con decisioni mirate esclusivamente al contenimento dei costi. Purtroppo sappiamo che in Italia il divario tra le condizioni di lavoro di cui godono i giornalisti contrattualizzati e non rimane molto più ampio che nel resto d’Europa, e i numerosi tentativi di rimediare a questo gap non hanno sempre dato i risultati sperati. E’ una battaglia per la dignità del lavoro, la valorizzazione della professione e la qualità dell’informazione, che necessita di un supporto forte da parte delle Istituzioni al fianco di lavoratori e del sindacato”.

 

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“Non è possibile che la maggior parte di quanti lavorano nel mondo dell’informazione sia costretta a vedere il proprio lavoro costantemente svilito: esprimo solidarietà ai collaboratori del Gazzettino costretti a lavorare anche per 4 euro lordi al pezzo. La ricerca della qualità per i giornalisti e per tutti gli operatori dell’informazione non può andare di pari passo con un crescente sfruttamento del lavoro giornalistico. Questa è una delle ragioni per cui i giornali vendono sempre meno copie in anni recenti”.

Alessandro Fraleoni Morgera, candidato M5S alla presidenza della Regione Fvg

 

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Voglio condividere la posizione di forte critica espressa dal Sindaco di Belluno Massaro, dal Sindacato dei giornalisti del Veneto e in queste ore da molte altre persone,critica nei confronti della decisione unilaterale dell’editore del Gazzettino di un taglio drastico dei compensi dei collaboratori.Sono compensi il cui importo lede la dignità di ogni lavoratore e certamente lede la qualità dell’informazione ai cittadini. E’ necessario che tutti leggano l’esiguita’ dei compensi “imposti”.

Maria Rosa Pavanello, Presidente ANCI del veneto

 

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“Esprimo la mia personale solidarietà, e quella dell’UPI Veneto, a tutti i collaboratori del quotidiano  “Il Gazzettino”, in stato di agitazione dopo la decisione del taglio unilaterale dei compensi  da parte dell’editore. Le nuove retribuzioni risultano lesive e svilenti della professionalità di quanti quotidianamente s’impegnano nel fornire un’informazione corretta ai cittadini, diritto sancito dalla Costituzione, offrendo un servizio fondamentale per la convivenza democratica e civile di ogni comunità.  La qualità dell’informazione è legata alla dignità del lavoro e non può prescindere da una giusta retribuzione. Con il loro impegno i collaboratori svolgono ogni giorno anche la preziosa funzione di portare a conoscenza di tutti i cittadini le attività amministrative e l’attività degli Enti pubblici. Siamo convinti che il Gazzettino rappresenti sempre uno strumento di garanzia e correttezza, di completezza e capillarità per la diffusione delle notizie. Auspichiamo che il tavolo di confronto avviato in Regione possa quindi arrivare a soluzioni condivise, rispettose del lavoro dei collaboratori, della loro professionalità e dignità, e saremo sempre al fianco dei collaboratori che ogni giorno svolgono un servizio fondamentale e imprescindibile per i cittadini e la democrazia”.

Enoch Soranzo, Presidente UPI Veneto

 

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ANCI VENETO ESPRIME LA SUA SOLIDARIETÀ AI COLLABORATORI DEL GAZZETTINO Venezia, 18 aprile 2018  –  L’Anci Veneto esprime la sua vicinanza e solidarietà ai collaboratori del Gazzettino dopo la comunicazione da parte dell’azienda del taglio unilaterale dei compensi. “Siamo al fianco dei collaboratori – spiegano la Presidente, Maria Rosa Pavanello, ed i vicepresidenti Francesco Lunghi, Angelo Tosoni ed Elisa Venturini –  che ogni giorno ci raccontano le notizie riguardanti la vita amministrativa dei Comuni, dei territori e delle comunità. Si tratta di un contributo alla crescita della società oltre che un servizio di informazione fondamentale ed imprescindibile per i cittadini e per la vita democratica”. “Mi auguro che con il tavolo di confronto aperto in Regione – concludono presidente e vicepresidenti di Anci Veneto – si possano trovare delle soluzioni condivise nel pieno rispetto della professionalità e della qualità del lavoro dei collaboratori”.

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Dopo la comunicazione da parte dell’azienda del taglio unilaterale dei compensi, piena  #solidarietà ai giornalisti del Gazzettino. #

Adolfo Zordan, Deputato e Sindaco di Vigodarzere

 

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COMUNICATO STAMPA VeGAL – 18 aprile 2018

La Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale esprime la piena solidarietà ai collaboratori del “Gazzettino”

La Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale, riunitasi martedì 17 aprile 2018, vuole esprimere la piena solidarietà  ai collaboratori del quotidiano “Il Gazzettino”, in stato di agitazione in seguito alla decisione aziendale del taglio unilaterale dei loro compensi.

Le nuove condizioni poste dall’editore risultano umilianti e lesive della professionalità di quanti quotidianamente assicurano un diritto sancito dall’art. 21 della Costituzione, ovvero il diritto ad un’informazione piena, libera e trasparente.

La Conferenza esprime seria preoccupazione per le decisioni assunte che, nello svilire il lavoro dei collaboratori, compromettono pesantemente l’informazione locale, utile veicolo anche di conoscenza dei fatti amministrativi e opportunità di discussione su problemi che coinvolgono tutti i cittadini.

La Conferenza auspica pertanto che l’apertura del tavolo di confronto regionale possa consentire alle parti un accordo soddisfacente, volto a tutelare la dignità del lavoro e la qualità dell’informazione, nel rispetto di una professione che, oggi più che mai, è chiamata a documentare i fatti del presente con responsabilità di approfondimento e rigore.

 

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La Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta si unisce a tutti coloro che in questi giorni hanno espresso piena solidarietà ai collaboratori del quotidiano “Il Gazzettino” , in stato di agitazione in seguito alla decisione aziendale del taglio unilaterale dei loro compensi, l’importo dei quali appare lesivo della dignità della professione e del singolo lavoratore.

In qualità di amministratori locali e di cittadini a servizio delle nostre Comunità, chiediamo che il diritto all’informazione che, unitamente all’unità di espressione, rappresenta una pietra miliare dell’ordine democratico, venga tutelato e auspichiamo che l’apertura del tavolo di confronto regionale consenta un accordo soddisfacente, volto a tutelare la qualità dell’informazione e la dignità della professione.

 

Il Presidente di turno

della Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta

F.to Dott.ssa Cacciavillani Caterina

 

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Indipendentemente dal rapporto che come sindaco intrattengo con gli organi di informazione, non posso tacere quello che sta accadendo al Gazzettino, che ha deciso un unilaterale taglio dei compensi ai collaboratori, costringendoli praticamente a non potersi più pagare neanche la benzina o il telefono. Credo che questa situazione debba essere denunciata per due motivi.

Innanzitutto perché questo taglio lede la dignità di ogni lavoratore: è ora che si capisca che la famosa “competitività” non è prodotta da stipendi da fame, ma dalla elevata qualità del proprio prodotto, di cui le retribuzioni sono un mero fattore di costo.

In secondo luogo perché questo taglio lede i Cittadini: che, in un momento pieno di chiacchiere e di boiate, hanno sempre più bisogno del fatto che l’informazione sia seria e professionale, e non certo un passatempo o un dopo lavoro. Con questi compensi si rischia infatti un’informazione frettolosa e superficiale.

Spero che il Gazzettino torni sui propri passi; nel frattempo, esprimo la mia totale solidarietà ai suoi professionisti.

Jacopo Massaro, Sindaco di Belluno

 

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Il Sindaco di Rovigo Massimo Bergamin, preso atto dello stato di agitazione dei collaboratori del Gazzettino locale, esprime piena solidarietà ai lavoratori con l’auspicio che il tavolo aperto dalla Regione Veneto, tra le parti, possa quanto prima trovare una soluzione opportuna volta a tutelare la dignità del lavoro e la qualità dell’informazione giornalistica.

Rovigo, 17/04/18

Comunicato n. 246/18

 

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L’editore del Gazzettino ha tagliato i compensi dei collaboratori, ossia i giornalisti precari non assunti dalla testata. Si va da 4 a 19 euro lordi per articolo, senza alcun rimborso per le spese sostenute. Oltre alla tutela della professionalità dei lavoratori, è in gioco la qualità dell’informazione – già alle prese con le fake news – e dunque la tutela di tutti noi lettori. Tali compensi rischiano infatti di ridurre la produzione professionale di informazione a frettoloso dopo lavoro. Auspico perciò che l’editore riveda tale decisione.

Alessandro Ciriani, Sindaco di Pordenone

 

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Purtroppo la ” precarizzazione” del lavoro , a tutti i livelli e per tutte le categorie di lavoratori, sta rapidamente erodendo stipendi e forza contrattuale.
Le OO.SS dovrebbero rivedere radicalmente le loro strategie e i loro obiettivi perché mi pare che da molti anni, a parte comunicati e piccolissime azioni, non sono più in grado di difendere i lavoratori e una società che non difende il lavoro e i lavoratori è destinata a non progredire e spesso anche a regredire.

Francesca Zaccariotto, Assessore Comune di Venezia

 

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L’editore del Gazzettino ha tagliato unilateralmente i “compensi” dei collaboratori, ossia dei giornalisti non assunti dalla testata. Il virgolettato non è un caso, perché lascio a Voi valutare cosa siano il gratis – avete letto bene: sotto un certo numero di battute l’attività viene prestata gratuitamente – o da 4 a 19 euro lordi per articolo, senza alcun rimborso per le spese sostenute.
Io comprendo le logiche economiche ed aziendali, la necessità di abbattere i costi, la riduzione delle vendite ed il difficile momento del passaggio dalla carta stampata all’on-line: insomma, un mondo che è cambiato.
Mi chiedo tuttavia – senza scomodare Bezos e la storia del Washington Post – se abbia senso che esista un’attività economica che non è in grado di remunerare adeguatamente i propri collaboratori, che non valorizza in alcun modo la professionalità e rischia pertanto di far diventare l’attività giornalistica – già di per sé attività delicatissima – un dopolavoro.
E se questa sia la strada per dare nuovo spunto all’attività editoriale.
La giustificazione – con il nuovo formato il giornale ha più contenuti, ergo per avere gli stessi costi abbatto i compenso – è poi paradossale, ed anche qui lascio a Voi ogni valutazione.
Solidarietà quindi ai collaboratori del Gazzettino, e che l’editore ritorni sui suoi passi.

Alessandro Da Re, Progetto Fvg

 

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Taglio compensi collaboratori Gazzettino: la posizione della Giunta del Comune di Padova

Come Amministratori siamo consci dell’importanza del lavoro giornalistico. Il diritto dei cittadini a essere informati è un elemento fondamentale della democrazia a tutti i livelli. In relazione al taglio dei compensi per le collaborazioni al Gazzettino, auspichiamo si possa aprire presto un tavolo tra le parti che possa portare a un accordo per mantenere e garantire la qualità dell’informazione.

 

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Il comitato direttivo della Filt Cgil di Belluno esprime la propria solidarietà ai collaboratori del Gazzettino in stato di agitazione. Riteniamo che la decisione unilaterale assunta dal Gazzettino di ridurre i compensi ai propri collaboratori sia grave e scellerata: si comprimono le righe con la nuova versione grafica del giornale e si comprimono i compensi. Ci sfugge il nesso. I collaboratori continuano a prestare la propria attività con professionalità e cura. Perché comprimere il già esiguo riconoscimento del loro lavoro? Noi in tutto questo vediamo solo un’arbitraria compressione della libertà di stampa e di informazione, diritti costituzionali che quotidianamente i collaboratori, con le loro riconosciute professionalità, garantiscono.

Come Cgil da sempre ci battiamo per riunificare la forza lavoro, al di là delle classiche distinzioni tra lavoro subordinato, autonomo e parasubordinato. Nella Carta dei diritti delle lavoratrici e lavoratori la nostra posizione è ben chiara: la dignità del lavoro e il diritto ad un equo compenso.

Ma cosa c’è di equo nel compenso proposto ai collaboratori, stretti nel ricatto “prendere o lasciare”?

No. Non vogliamo una stampa che lavora a queste condizioni, una stampa imbavagliata, sfruttata e sotto scacco. Non vogliamo leggere quotidiani in cui si applicano queste condizioni. Non vogliamo articoli deboli e scritti da persone non libere dal bisogno. Non vogliamo che qualcuno metta le mani sui diritto di informazione e di libertà di stampa, primi segnali di un autoritarismo che noi non vogliamo.

Ai collaboratori in agitazione ribadiamo la nostra solidarietà e il nostro sostegno nelle azioni che decideranno di portare avanti.

 

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http://www.sindacatogiornalistiveneto.it/sindacato-giornalisti/gazzettino-taglio-drastico-unilaterale-ai-compensi-dei-collaboratori-sindacato-ordine-inaccettabile-sfruttamento-del-lavoro-giornalistico/

 

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La dignità del lavoro giornalistico è nuovamente sotto attacco. Assostampa Fvg e Ordine regionale dei giornalisti seguono con attenzione e preoccupazione, assieme alle rappresentanze dei giornalisti del Veneto, la vicenda che riguarda i collaboratori del Gazzettino. L’azienda infatti ha inviato loro una lettera per informarli della decisione, assunta unilateralmente, senza alcuna contrattazione, di elevare il rigaggio dei pezzi lasciando inalterato il compenso. L’adeguamento è stato motivato con le modifiche intervenute nel formato e nella grafica.

Parliamo di cifre che partono dai 4 euro fino ai 19 per servizi superiori a 68 righe, lordi e senza rimborso spese.

Sindacato e Ordine intraprenderanno ogni possibile azione, anche legale, per tutelare i colleghi che dal primo maggio (sembra fatto apposta: dalla festa del Lavoro…!) rischiano di vedere ulteriormente abbassati compensi che già in precedenza non consentivano certo ampi margini.

I collaboratori del Gazzettino non devono essere lasciati soli perché la loro battaglia per ottenere compensi che non li umiliino riguarda l’intera categoria ma anche tutta la società civile. Colpire ancora l’anello più debole è miope, il pericolo è quello di minare la qualità dell’informazione condannando a morte il giornalismo che può sperare di reagire alla crisi assicurandosi un futuro solo mantenendo ed elevando i propri standard.

Questa battaglia per il suo rilievo civile ed etico interessa tutti i cittadini e non può essere trascurata neppure dai candidati e dalle forze politiche impegnati attualmente nella campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione del Friuli Venezia Giulia.

 

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Associazione ligure dei giornalisti e Clan Liguria, piena solidarietà ai collaboratori veneti de ‘Il Gazzettino’.

L’Associazione ligure dei giornalisti e i membri regionali della Clan Fnsi, Commissione Lavoro Autonomo, esprimono piena solidarietà nei confronti dei colleghi veneti della redazione de ‘Il Gazzettino’, in sciopero dopo la decisione assunta unilateralmente dall’editore di tagliare i compensi dei collaboratori.
Il sindacato della Liguria si unisce al Sindacato e all’Ordine dei giornalisti del Veneto esprimendo appoggio per quanto riguarda le azioni intraprese a tutela dei lavoratori.
L’Assostampa del Veneto, nel definire ‘inaccettabile’ la decisione dell’azienda, sottolinea come nella comunicazione ai collaboratori, arrivata con una lettera e senza contrattazione alcuna, venga spiegato che “dal 1 maggio sarà alzato il rigaggio dei pezzi, lasciando inalterato il compenso” per giornalisti che già da tempo combattono contro precarietà e guadagni avvilenti, ai quali viene chiesto di garantire in ogni situazione pari livelli di professionalità.
“I nuovi ‘compensi’ da 4 euro a 19 euro lordi denunciati dal Cdr de ‘Il Gazzettino’ – affermano i rappresentanti liguri della Clan – considerati comprensivi di ogni spesa eventualmente sostenuta e al lordo delle trattenute contributive e fiscali, sono un grido d’allarme e un insulto alla dignità umana e professionale di collaboratori, freelance e precari che si trovano ogni giorno in tante realtà a dover accettare senza alcuna possibilità di contraddittorio da parte di editori senza scrupoli una ‘contropartita economica’ che con difficoltà si può definire ‘tariffa’ o ‘pagamento’. Cifre che non possono essere considerate o equiparate in nessun modo ad uno ‘stipendio’ ma con le quali tanti colleghi in un momento di difficoltà e crisi dell’editoria si trovano a dover vivere”.
“Da tempo denunciamo a livello nazionale – concludono gli appartenenti alla Clan della Liguria – una situazione sempre più pesante per chi ogni giorno da esterno alle redazioni continua a garantire un lavoro che è parte integrante dell’opera editoriale che permette ai giornali di uscire in edicola o online, con la categoria che in termini assoluti può dirsi sempre più rappresentata da precari piuttosto che da giornalisti assunti in pianta stabile dalle aziende. Abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere azioni precise su temi come quello dell’emanazione del decreto con i parametri per la liquidazione giudiziale dei compensi da parte del ministero della Giustizia e la piena attuazione della legge sull’equo compenso ai giornalisti autonomi, l’unica strada per poter sostenere un’informazione libera e di qualità . Agli editori va invece chiesto uno sforzo di professionalità, la stessa pretesa dai giornalisti nello svolgimento del lavoro quotidiano. Dicano se è questo che intendono come miglioramento o se a fronte di una situazione dilagante considerino proprio queste le basi corrette per incidere sulle sorti di un’intera categoria di precari”.

Associazione ligure dei giornalisti e Clan Liguria

 

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https://www.facebook.com/AssostampaBellunoDolomiti/

 

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L’Associazione polesana della stampa, fortemente preoccupata per la decisione assunta dai vertici del Gazzettino di ridurre i compensi ai collaboratori dello storico quotidiano, quindi anche a quelli della redazione di Rovigo, esprime la solidarietà ai colleghi impegnati nella lotta per veder riconosciuto il diritto a un compenso dignitoso in linea con l’impegno profuso nella ricerca e stesura delle notizie che ogni giorno riempiono le pagine del giornale. L’associazione, emanazione territoriale del Sgv, si dichiara al fianco del Sindacato giornalisti del Veneto e del Comitato di Redazione del Gazzettino in tutte le forme di protesta volte a far recedere l’azienda da un passo tanto grave. Invita i collaboratori a operare in sinergia tra loro e con il Comitato di redazione del Gazzettino nella trattativa che il Sindacato intende aprire con i vertici aziendali, consapevole delle necessità di un coordinamento di tutte le iniziative, unica strada in grado di portare a una soluzione positiva della vertenza.

Associazione polesana della stampa

 

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4 euro lordi per 20 righe, 9,5 euro lordi per 43 righe, e così via, fino a un massimo di 19 euro lordi per pezzi oltre le 70 righe. Sono questi i compensi decisi dalla proprietà della testata per i collaboratori del Gazzettino di Venezia. Compensi nei quali sono comprese anche tutte le spese che il collaboratore deve affrontare per lavorare. Si tratta di un trattamento economico che continua a peggiorare e che stride con l’importanza del lavoro di chi ogni giorno contribuisce a confezionare il quotidiano. L’Associazione veneziana della stampa e l’Associazione trevigiana della stampa sono pronte a sostenere ogni iniziativa di protesta e sono vicine ai collaboratori del Gazzettino e ai collaboratori di tutte le testate che da tempo stanno subendo continui attacchi.

Associazione veneziana della stampa e

Associazione trevigiana della stampa

 

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Il taglio unilaterale dei compensi per i collaboratori del Gazzettino imposto dall’editore è inaccettabile sotto l’aspetto professionale ed è umiliante e lesivo della dignità dei lavoratori.

Il Comitato di redazione della Rai del Veneto è vicino ai colleghi e sosterrà ogni iniziativa di Sindacato e Ordine dei Giornalisti per denunciare e prevenire simili derive.

Il Comitato di redazione della Rai di Venezia

 

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Re:fusi si unisce a Ordine e Sindacato nella solidarietà ai colleghi collaboratori del “Gazzettino”, ritenendo inaccettabile la decisione dell’azienda di tagliare drasticamente i compensi. Una scelta comunicata con una lettera nella quale viene spiegato che dal 1. maggio sarà alzato il rigaggio dei pezzi, lasciando inalterato il compenso, già in precedenza esiguo.

La griglia di riferimento, imposta senza alcuna contrattazione, va da un minimo di 4 euro a un massimo di 19 euro lordi, senza alcun rimborso delle spese sostenute. Per 19 euro lordi sono richiesti i servizi superiori alle 68 righe.

Si tratta di compensi inaccettabili: uno sfruttamento del lavoro giornalistico, di cui viene calpestata ogni dignità in una fase in cui sarebbe invece necessario investire sulla qualità professionale.

Sindacato e Ordine si attiveranno in tutte le sedi, ad iniziare dalla magistratura, per tutelare gli interessi dei colleghi e per perseguire eventuali responsabilità individuali.

 

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Anche i collaboratori del Corriere del Veneto esprimono solidarietà ai colleghi del Gazzettino, vittime della decisione unilaterale della proprietà di tagliare i compensi:

Ai colleghi collaboratori del Gazzettino, che stanno subendo un pesante e unilaterale taglio dei compensi imposto dall’editore, va la piena solidarietà dei collaboratori del Corriere del Veneto. I tagli imposti dall’alto non tengono conto della professionalità, della dedizione, della continua e significativa presenza del lavoro dei collaboratori nei giornali, che ogni giorno con abnegazione e con stipendi sempre più miserie senza tutele, mettono al servizio degli editori prodotti di alta qualità. Ai collegi del Gazzettino consigliamo di stare uniti, di non arrendersi alle logiche del profitto sulla pelle dei contratti più deboli, che si estendono alla parte portante ormai di tutti i giornali, inclusi i nostri.
I collaboratori del Corriere del Veneto.

 

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Con riferimento a quanto uscito nei giorni scorsi, con la comunicazione de Il Gazzettino di voler decurtare i compensi ai suoi collaboratori a partire da martedì 1 maggio 2018, i colleghi collaboratori delle testate venete del  gruppo editoriale Gedi – Corriere delle Alpi, Tribuna di Treviso, Mattino di Padova e Nuova Venezia – esprimono la loro solidarietà in questa fase delicata e si augurano che presto sia risolta la vicenda senza dover ritoccare i compensi.

I collaboratori di Gedi, altresì, si augurano una maggiore collaborazione e unità fra tutti i giornalisti precari e freelance del Veneto, lavorando a fianco del Sindacato regionale e del gruppo Refusi, per affrontare le continue difficoltà che caratterizzano il mondo del lavoro e chi si trova a operare, con scarse tutele, all’esterno delle redazioni.

In un contesto dove tanta attenzione si pone sulla necessità di garantire un’informazione di qualità, è necessario che la professionalità venga riconosciuta e valorizzata più di quanto finora fatto e non  sminuita.

 

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Ai colleghi collaboratori de Il Gazzettino che hanno dovuto subire un ulteriore taglio dei compensi imposto dall’editore va la piena solidarietà dei colleghi “strategici” de L’Arena e Il Giornale di Vicenza. La riduzione dei compensi per il lavoro giornalistico che è stata annunciata a partire dal primo maggio ed espressa in termini unilaterali – prendere o lasciare – è umiliante per la professione. Specie per chi presta la propria attività con coscienza e dedizione assicurando continua e significativa presenza in grado di garantire un servizio di qualità. Sottolineiamo che l’importante in questi casi è restare uniti e fare fronte comune.

I colleghi “strategici” de L’Arena e Il Giornale di Vicenza

 

 

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