Incontro con la stampa in Regione. Manifesto di Venezia e Legge sull’editoria

In Sindacato Giornalisti by SGV Redazione

L’importanza di una informazione di qualità quale presidio di democrazia e garanzia di pluralismo. Il ruolo dei giornalisti quali mediatori tra l’amministrazione pubblica e i cittadini, che con la loro professionalità, basata sulla costante verifica delle fonti e sul rispetto dei dettami deontologici, pongono argine alla diffusione di notizie false – le cosiddette bufale – non solo sul web.

A Venezia l’incontro di fine anno con la stampa: a Palazzo Ferro Fini con il Consiglio regionale, il presidente Roberto Ciambetti e con il vice presidente Bruno Pigozzo; a Palazzo Balbi con il governatore del Veneto, Luca Zaia e la sua Giunta. Non solo un occasione per il tradizionale scambio degli auguri, ma anche un’occasione di confronto alla presenza dei vertici regionali della categoria: Sindacato e Ordine dei giornalisti.

Ciambetti e Pigozzo hanno annunciato la presentazione di una mozione per “recepire” in Consiglio regionale “Il manifesto di Venezia”, quale atto concreto di sostegno alla campagna di sensibilizzazione lanciata lo scorso 25 novembre dalle Sale Apollinee del Teatro La Fenice sotto lo slogan “Cambiamo il linguaggio, liberiamo le parole dalla violenza per un’informazione corretta”. Un impegno al quale hanno aderito quasi novecento giornaliste e giornalisti che, sottoscrivendo il testo elaborato da Commissione pari opportunità-Fnsi, Sindacato Giornalisti Veneto, Associazione Giulia e Cpo-Usigrai, si sono dichiarati disponibili a recepire i suggerimenti per un utilizzo delle parole scritte e delle immagini rispettoso delle donne, specie ma non solo nei casi di cronaca nera, e delle persone in genere.

Il presidente Zaia, su sollecitazione di Monica Andolfatto, segretaria regionale Sgv, si è detto disponibile a riprendere il percorso per l’adozione del Regolamento attuativo della Legge regionale sull’editoria, approvata all’unanimità nel 2015, “Norme in materia di sostegno al sistema radiotelevisivo ed editoriale locale e per la equa retribuzione della professione giornalistica”.

L’iniziativa legislativa (articolo 1) si pone l’obiettivo di “promuovere lo sviluppo locale della società della informazione, favorendo e consolidando il pluralismo dei centri di informazione, sostenendo le imprese e gli altri soggetti operanti nel settore della informazione e comunicazione, al fine di garantire la presenza attiva di una molteplicità di operatori e di incentivare la occupazione nelle imprese del settore, promuovendo la tutela del lavoro, della sua qualità e professionalità nel rispetto della disciplina contrattuale del settore e della normativa in materia di equa retribuzione del lavoro giornalistico”.

 

Di seguito i testi del Manifesto di Venezia e della Legge regionale sull’editoria

Manifesto di Venezia

Legge regionale editoria n. 381

 

 

 

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