Giornaliste madri, Inps esonero contributivo: più netto in busta paga

In Inps by SGV Redazione

L’Inps con circolare n.27 del 31.01.2024 rende operativa dal mese di febbraio 2024 l’applicazione dell’esonero previsto dalla legge di Bilancio per l’anno 2024, in via sperimentale, all’art. 1, commi compresi tra il 180 e 182. Più netto in busta paga.

Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, spetterà un esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico delle lavoratrici madri di:

1. tre o più figli;

2. con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato;

3. fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo o fino al 31 dicembre 2026.

È previsto, inoltre, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, un esonero pari al 100% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico delle lavoratrici madri di:

1. di due figli;

2. con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato;

3. fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo o fino al 31 dicembre 2024.

Per entrambe, tale esonero corrisponde nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile, con massimo 250 euro mensili (pari a 8,06 euro al giorno). L’ esonero è fruibile dalle madri impiegate sia nel settore pubblico che nel settore privato.

Il requisito, per le madri con più di tre figli, si intende realizzato al momento della nascita del terzo figlio e termina al compimento del diciottesimo compleanno del più piccolo (fruibile fino ai 17 anni e 364 giorni), mentre per le madri con due figli, si intende realizzato al momento della nascita del secondo figlio e termina al compimento del decimo compleanno del secondo figlio (fruibile fino ai 9 anni e 364 giorni).

Adempimenti della lavoratrice

Al fine di usufruire dell’agevolazione, le lavoratrici devono comunicare al loro datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero in argomento, comunicando allo stesso il numero dei figli e i codici fiscali di due o tre figli compilando il modello allegato o il modello fornito dall’azienda.

Esonero lavoratrici madri

 

Tenuto conto della parificazione tra la filiazione naturale e gli istituti dell’adozione e dell’affidamento operata dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (c.d. Testo unico della maternità e della paternità), la riduzione contributiva in esame spetti anche alle lavoratrici che hanno bambini in adozione o in affidamento.

Tale esonero è cumulabile con gli esoneri riguardanti la contribuzione dovuta dal datore di lavoro, previsti a legislazione vigente. Risulta strutturalmente alternativo per le lavoratrici madri con due o più figli per il 2024 all’esonero IVS 6-7%.

 

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