“I comitati di redazione di 13 quotidiani locali del gruppo Gedi, prima di esprimere valutazioni sul nuovo assetto societario, attendono un incontro chiarificatore sulle future strategie che l’azienda intende intraprendere. Consapevoli che per anni gli ex quotidiani Finegil sono stati la cassaforte del gruppo, continuando a garantire utili all’azienda anche in una fase di contrazione nelle vendite e nella pubblicità, rivendichiamo l’importanza, la qualità e l’autonomia dell’informazione locale. Allo stesso tempo non possiamo scordare la critica vertenza che vede tuttora coinvolti i nostri colleghi poligrafici, colpiti da un piano di esuberi che riguarda 121 famiglie. Crediamo che alla luce di questa trattativa si potrà esprimere un giudizio più nel merito su quella che al momento appare come un’operazione di cui restiamo all’oscuro per strategie, contesto e piano industriale”.
Firmato: Corriere delle Alpi, La Nuova Venezia, Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, Il Piccolo, Il Messaggero Veneto, Gazzetta di Mantova, La Provincia Pavese, La Sentinella del Canavese, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio, La Nuova Ferrara, Il Tirreno
Questa la presa di posizione dei cdr dei quotidiani locali alla notizia che Exor ha siglato con Cir l’accordo per rilevare il 43,78% di Gedi, al termine di un’operazione da 102,4 milioni di euro. La finanziaria guidata da John Elkann è già socia di Gedi con una quota del 5,99% davanti agli altri azionisti di minoranza Giacaranda Falck (al 5,08%) e Carlo Perrone (5,02%). Con l’acquisto da Cir del 43,78% di Gedi, Exor si porterebbe al 49,8% e per questo dovrà lanciare l’Opa obbligatoria
Superati i passaggi relativi alle necessarie autorizzazioni delle autorità (Antitrust, Agcom e Commissione Europea) nel primo quadrimestre del 2020 ci sarà il passaggio del controllo, con la costituzione di una nuova società in cui Gedi investirà il 5%, dalla famiglia De Benedetti (L’Espresso, La Repubblica, e appunto tredici quotidiani locali, fra cui i veneti Il Mattino di Padova, La Nuova Venezia, La Tribuna di Treviso e Il Corriere delle Alpi) alla finanziaria della famiglia Agnelli che possiede anche La Stampa, il Secolo XIX, e L’Economist.
«Con questa operazione ci impegniamo in un progetto imprenditoriale rigoroso, per accompagnare Gedi ad affrontare le sfide del futuro», ha affermato John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor. Che ha rassicurato sugli obiettivi di qualità giornalistica: «Oltre a portare l’esperienza maturata nel settore, anche a livello internazionale, Exor assicurerà la stabilità necessaria per accelerare le trasformazioni sul piano tecnologico e organizzativo. Siamo convinti che il giornalismo di qualità ha un grande futuro, se saprà coniugare autorevolezza, professionalità e indipendenza con le esigenze dei lettori, di oggi e di domani».
«Passiamo il testimone a un azionista di primissimo livello – ha invece detto il presidente di Cir Rodolfo De Benedetti – che da più di due anni partecipa alla vita della Società, che conosce l’editoria e le sue sfide, che in essa ha già investito in anni recenti e che anche grazie alla propria proiezione internazionale saprà sostenere il gruppo nel processo di trasformazione digitale in cui esso, come tutto il settore, è immerso». (note tratte da ansa)