Avrebbe compiuto 68 anni il prossimo 19 ottobre. Se n’è andato ieri mattina, venerdì 23 giugno, vinto da una crisi respiratoria che non gli ha lasciato scampo. Poco prima aveva parlato con la redazione, la sua redazione, quella del Gazzettino, quella di Venezia, la sua Venezia. Tullio Cardona manca già a tutti, mancherà a tutti. Collaboratore della testata dal 1989 era un punto di riferimento prezioso dal punto di vista professionale e umano. La notizia della sua morte improvvisa è stata una stilettata al cuore. Il Sindacato giornalisti Veneto è vicino ai familiari e alla compagna di una vita. Di Venezia Cardona è stato interprete e protagonista appassionato con un amore incondizionato per la voga – come ha scritto sul Gazzettino la collega Raffaella Vittadello – in tutte le sue declinazioni, da quella nei canali, dei gondolieri, a quella delle regate: si sentiva testimone di un mondo in via di estinzione. Lo testimonia la sua ultima pubblicazione, “L’osteria della memoria, dodici racconti di una Venezia perduta”, un viaggio cadenzato nei mesi dell’anno che riporta una città ormai scomparsa. Da una quindicina d’anni era diventato una delle voci cardine prima della Regata storica, a fianco di Paolo Levorato e Alberto Vitucci, e poi anche del Palio delle Antiche repubbliche Marinare.
Esperto in immagine, comunicazione e di teatro, era stato consulente nel 1979 nell’organizzazione della prima edizione del Carnevale di Venezia della Biennale, vulcanico collaboratore e ideatore di mostre di prestigio, regista, tra i molti altri, dello spettacolo “Mobbing, storia caustica e graffiante di una patologia sociale dilagante”, da lui stesso scritto e rapprsentato per conto della Provincia di Venezia e Associazione nazionale Contromobbing. Cavaliere di San Marco “per meriti speciali relativi all’impegno culturale e giornalistico profuso a favore della città di Venezia”, presidente dell’Associazione civica Spinalonga, della Round Table d’Italia, dei Biri Biri.
I funerali mercoledì 28 giugno, alle 11:00, nella chiesa dei Tolentini a Venezia.
