Omicidio Alpi/Hrovatin, dopo 25 anni #noinonarchiviamo

In Sindacato Giornalisti by SGV Redazione

Noi non archiviamo. Il giornalismo d’inchiesta per la verità e la giustizia. C’erano anche i rappresentanti del Sindacato giornalisti Veneto oggi, mercoledì 20 marzo, a Roma nell’aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari per chiedere la non archiviazione del procedimento per il duplice omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, avvenuto a Mogadiscio 25 anni fa, e rilanciare la petizione contro la richiesta del pm di Roma di “chiudere” il caso (firma anche tu).

E c’era anche la vicentina Mariangela Gritta Grainer da sempre al fianco dei genitori di Ilaria e che, dopo la loro morte, ha raccolto il testimone per continuare insieme a tanti la battaglia civile alla ricerca della verità su uno dei misteri più dibattuti del Paese.

Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha assicurato che farà in modo che vengano desecretati tutti gli atti e si attiverà anche contro le querele temerarie e la carcerazione dei giornalisti per diffamazione. Applaudito intervento conclusivo del presidente della Federazione nazionale della stampa italiana Giuseppe Giulietti, che non ha esitato a sollecitare la Rai ad assumere la giornalista che ancora è collaboratrice e a cui va il merito di aver liberato con una sua inchiesta l’innocente Hashi Omar Hassan, rimasto 17 anni in carcere perché ritenuto l’omicida dei due giornalisti. Depistaggio. Ė stata questa la parola chiave della mattinata. Ma già poco dopo la chiusura dei lavori, il senatore Pd, Vincenzo D’Arienzo, ha accolto la richiesta di Sgv di portare in Commissione ecomafie la sollecitazione della direttrice di Rai 3 Giuseppina Paterniti, la quale ha chiesto alla Commissione di intervenire per fare piena luce sull’esecuzione sommaria dei colleghi Alpi e Hrovatin ammazzati proprio perché stavano indagando su un traffico di rifiuti dall’Italia alla Somalia.

 

I video degli interventi del presidente della Fnsi Giulietti che legge il messaggio del Presidente Mattarella e dell’intervento del sen. D’Arienzo.

 

Condividimi: