Inpgi, pensioni rivalutate del 5,4% e nuovi minimi

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Inpgi: determinazione dell’indice definitivo di rivalutazione delle pensioni e valori della contribuzione dovuta nell’anno 2024 deliberati dal Comitato amministratore.

Le pensioni, sia dirette che indirette sono collegate al valore dell’aumento dei prezzi al consumo registrato ogni  anno dall’Istat: la variazione media (Indice Foi) tra il 2022 ed il 2023 è stata pari al 5,4%.

Di conseguenza, tutte le pensioni erogate dall’Inpgi sono state rideterminate – a decorrere dal 1° gennaio 2024 – applicando una rivalutazione del + 5,4%. Tale aumento, che era già stato applicato in via provvisoria sulla base dell’indice di perequazione dei trattamenti pensionistici Inps, è stato ora reso definitivo.

Il Comitato ha inoltre ridefinito l’importo della contribuzione minima dovuta nell’anno 2024 dai liberi professionisti iscritti all’Inpgi e del relativo contributo di maternità, che risultano così stabiliti:

Per quanto riguarda l’accredito dell’anzianità contributiva, il reddito minimo per l’ottenimento di una copertura di 12 mesi nell’anno 2024 è stato fissato in 18.415,00 euro. Nel caso in cui il reddito assoggettato a contribuzione risulti inferiore a tale importo l’anzianità contributiva, come è noto, viene accreditata in modo proporzionale rispetto ai 12 mesi.

L’importo del massimale annuo del reddito imponibile assoggettabile a contribuzione previdenziale – di cui all’art. 2, comma 18, della legge n. 335/1995 – è stato rideterminato in 119.650,00 euro.

Per quanto riguarda, infine, la rivalutazione dei montanti contributivi – che sono annualmente rivalutati in base alla variazione quinquennale del Pil nominale – si segnala che, sulla base di quanto comunicato dal Ministero del Lavoro con nota del 2 novembre 2023, la misura dell’incremento applicata nel 2024 è fissata al + 2,31%.

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