Smart working: da provvedimento adottato per l’emergenza sanitaria a strumento innovativo nell’organizzazione del lavoro. Succede al Mattino di Padova, alla Nuova di Venezia e Mestre, alla Tribuna di Treviso e al Corriere delle Alpi, nelle cui redazioni grazie all’accordo aziendale siglato, dal 1. settembre viene introdotto in maniera regolamentata e condivisa il cosiddetto lavoro agile.
Si tratta del primo e unico accordo del genere in regione nel settore dei quotidiani, e viene applicato in tutte le testate del gruppo Gedi Gnn riunite nel Coordinamento dei cdr .
Firmato alla presenza dell’amministratore delegato Fabiano Begal e del responsabile delle risorse umane Alessandro Bianco, l’accordo è nato con l’obiettivo di sviluppare la digitalizzazione delle attività, di migliorare la produttività con effetti positivi sulla responsabilizzazione e motivazione delle persone e -non ultimo- di promuovere la sostenibilità sociale, economica e ambientale anche attraverso la riduzione degli spostamenti casa-sede di lavoro, favorendo la ricerca di un nuovo equilibrio tra le esigenze lavorative e la vita privata di colleghe e colleghi.
L’accordo entrerà in vigore il 1. settembre prossimo sino a tutto il 2023 con la prospettiva di proseguire nel modello organizzativo. A febbraio 2023 è prevista una finestra di accesso e recesso mentre il lavoro agile potrà essere svolto da un minimo di 4 a un massimo di 12 giorni al mese, compresi domeniche e festivi. Viene garantito il diritto alla disconnessione mentre l’azienda si impegna a promuovere azioni positive e buone pratiche con periodici momenti di comunicazione e interazione dei lavoratori con responsabili e redazione per prevenire eventuali forme di isolamento. Garantite le strumentazioni tecniche. In questa cornice entro domani 30 giugno verrà dato seguito agli accordi individuali.