Prosegue il processo formativo del “laboratorio Padova”. Oggi, venerdì 30 settembre, nona lezione con docenti qualificate/i nell’ottica della multidisciplinarietà e intersettorialità che contraddistingue l’esperienza del corso di alta formazione “Raccontare la verità: informare promuovendo una società inclusiva” attivato da Università di Padova e Fnsi, con Sindacato del Veneto e del Trenino Alto Adige con Articolo 21 e Ordine dei giornalisti regionale e nazionale.
“La libertà di informazione: diritti, doveri, tutele tra Carte e mercato del lavoro. Proposte di percorsi possibili” è il tema della sessione odierna.
Dopo la consueta introduzione a cura della direttrice del corso, prof.ssa Laura Nota sulla base delle riflessioni scritte delle e dei corsiste/i sulla base della lezione precedente, sono in programma i contributi di Marina Castellaneta, Paola Rosà e Tommaso Daquanno.
Castellaneta, ordinaria di Diritto internazionale, Dipartimento di Giurisprudenza, Università degli Studi di Bari Aldo Moro è una delle massime esperte in materia di tutela delle fonti e del segreto professionale anche in ambito europeo. È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche tra cui La libertà di stampa nel diritto internazionale e dell’Unione europea, 2012. È direttrice della rivista scientifica “MediaLaws” e componente del Comitato scientifico dell’Euro-Mediterranean Center Librexpression. Di recente si è occupata del cosiddetto Decreto Cartabia sulla presunzione di innocenza, evidenziando tutte le distorsioni messe in atto nel recepimento dell’ordinamento italiano e teso a limitare in maniera pesante l’esercizio di cronaca e il diritto delle/i cittadine/i a essere compiutamente informate/i
Rosà, traduttrice, scrittrice, già ricercatrice del Resource Centre on Media Freedom e dell’Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, OBC Transeuropa, think tank che si occupa di sud-est Europa, Turchia e Caucaso ed esplora le trasformazioni sociali, politiche e culturali di sei paesi membri dell’Unione Europea (UE), di sette paesi che partecipano al processo di Allargamento europeo e di buona parte dell’Europa post-sovietica coinvolta nella politica europea di Vicinato. È studiosa delle cosiddette Slapp, ovvero l’acronimo con cui l’Unione europea indica le querele temerarie (bavaglio) e gli strumenti messi in atto allo scopo di comprimere la libertà di stampa.
Daquanno, direttore generale dal 1. gennaio 2020 della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), il sindacato unico e unitario dei giornalisti italiani, associazione della quale in precedenza dal suo ingresso nel 2018 è stato vice direttore. Specializzato in Diritto del lavoro e in Diritto amministrativo e civile, è esperto in materia di contratti di lavoro giornalistico nel privato e nel pubblico, contribuendo a delineare piattaforme contrattuali in grado di interpretare e intercettare le nuove figure professionali, tutelando ed estendendo i diritti fondamentali e la dignità del lavoro.