Vitigni dimenticati per la viticoltura del futuro è il tema della serata divulgativa, che Argav (Associazione regionale giornalisti agroambientali di Veneto e Trentino Alto Adige) propone venerdì 28 giugno, dalle 18:30, nella sede del Circolo di Campagna Wigwam, ad Arzerello di Piove di Sacco (via Porto, 8).
Interverranno: Aldo Lorenzoni, enologo, Accademico della Vite e del Vino (“I vitigni considerati perduti: lo studio del territorio e l’identificazione dei produttori custodi”); Viviana Ferrario, Università Iuav di Venezia e Giancarlo Guarise, Associazione Graspo (“La vite maritata, la Vernazola e la piantata storica di Urbana”); Luigino Bertolazzi, Associazione Graspo (“La riscoperta di vitigni dimenticati: Brepona, Marcobona, Uva Gatta, Gambugliana, Cenerente, Liseiret, Vulpea, Piccola Nera, Hoertroete, Regina di Margreid”).
Coordinerà: Marina Meneguzzi, direttivo Argav.
A seguire si terrà il consueto momento conviviale con la degustazione didattica di alcuni rari vini, frutto di vitigni dimenticati.
Dal 2020 l’Associazione Graspo (Gruppo di ricerca amelografica per la salvaguardia e la preservazione dell’originalità e della biodiversità viticola), fondata da tre enologi veneti, opera a livello nazionale per la ricerca attiva sul fronte del recupero di antichi vitigni italiani ed internazionali, abbandonati perché considerati poco produttivi. Le diverse varietà di uva recuperate, di cui sono state fatte microvinificazioni, dimostrano invece di poter diventare una risorsa per la viticoltura del futuro sia in chiave di adattamento al cambiamento climatico che di presenza sul mercato.
La partecipazione è libera, previa comunicazione alla segreteria Aragva. (Mirka Cameran: e-mail argav@fastwebnet.it; tel. cell. 339 6184508).
Nella foto rappresentanti dell’Associazione Graspo