L’approvazione dell’emendamento presentato lo scorso maggio dalla Regione Veneto al Milleproroghe fa di nuovo sperare le tv locali sul fronte del nuovo digitale.
L’emittenza territoriale infatti rischiava di venire penalizzata dal riordino delle frequenze con pesanti ripercussioni anche in termini occupazionali, aspetto su cui anche il Sindacato giornalisti Veneto aveva più volte sensibilizzato le istituzioni.
L’obiettivo dell’emendamento è quello di garantire una equivalente ricevibilità dei programmi locali rispetto ai programmi trasmessi dalle reti nazionali e promuove di fatto l’istituzione al ministero dello Sviluppo Economico di un tavolo tecnico permanente con i soggetti istituzionali competenti e con i soggetti coinvolti nel refarming (riassegnazione) delle frequenze.
Il passaggio alle nuove frequenze nel Veneto e quindi la risintonizzazione dei canali dovrebbe iniziare il prossimo 24 febbraio nell’area Bellunese e concludersi il 10 marzo con il completamente dell’area in pianura.
«Non ci si può dimenticare di chi negli anni ha investito offrendo quotidianamente informazione puntuale a milioni di veneti – ha commentato il presidente della Regione, Luca Zaia – gli stessi che hanno scelto come primo mezzo la televisione per informarsi soprattutto durante i mesi della pandemia. Sono soddisfatto che la Commissione abbia licenziato il testo di conversione del DL 228/2021, ‘decreto Milleproroghe’, accogliendo la nostra proposta. Abbiamo fatto un enorme passo in avanti trovando una soluzione al problema, contando sulla collaborazione di RaiWay, che sono certo non farà mancare il suo impegno e l’apporto tecnico».