Gedi abbandona Venezia: dopo 39 anni chiude la redazione de la Nuova. Preoccupazione di cdr e Sgv

In Sindacale, Uncategorized by SGV Redazione

Dopo 39 anni Gedi abbandona il centro storico chiudendo la sede della redazione de la Nuova Venezia e Mestre a San Lio. A comunicarlo, oggi, al cdr è stato l’amministratore delegato del Gruppo, Fabiano Begal. I tre colleghi “veneziani” saranno trasferiti nella sede di via Poerio a Mestre. Su richiesta dello stesso cdr potranno, per essere più presenti sul territorio, avvalersi dello smart working per tre giorni la settimana.

Questa decisione arriva nel pieno della due diligence avviata fra Gedi e la Newco costituita da alcuni industriali veneti e guidata dal patron di Finint Enrico Marchi, per la cessione delle quattro testate venete (con la Nuova, il Mattino di Padova, la Tribuna di Treviso, il Corriere delle Alpi) e delle due friulane (il Piccolo e il Messaggero Veneto), più Nordest Economia.

Il Sindacato giornalisti Veneto condivide la preoccupazione del cdr rispetto a un progressivo arretramento della presenza dei quotidiani dai territori cui danno voce e identità e si augura che la nuova proprietà sia di diverso avviso.

L’informazione che onora l’articolo 21 della Costituzione non può prescindere dal fatto di consentire ai giornalisti con tempestività, continuità e persistenza di essere nei luoghi di cui si è chiamati a interpretarne gli accadimenti.

Lo si è ribadito anche lo scorso settembre quando Il Gazzettino ha imposto “l’allocazione temporanea” della redazione lagunare nello stabilimento centrale di Mestre, trasferendo tutti i colleghi, e rifiutandosi nonostante i continui solleciti del cdr a indicare la data di una riapertura non più scontata, ma per la quale il corpo redazionale continua a far pressione.

Sgv richiama sul punto anche l’attenzione delle istituzioni pubbliche impegnate da tempo nel bloccare l’esodo da Venezia che rischia sempre più di diventare una città a uso e consumo dei turisti.

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