Domande e risposte per lo sciopero generale dei giornalisti di venerdì 28 novembre 2025

In sindacato giornalisti veneto by SGV Redazione

Venerdì 28 novembre 2025 la Fnsi ha proclamato lo sciopero generale dei giornalisti.
Che cos’è questo sciopero
•È indetto per protestare contro il mancato rinnovo del contratto Fnsi–Fieg, scaduto nel 2016.
•È uno sciopero per la dignità del lavoro dei dipendenti e degli autonomi; per avere regole chiare sull’intelligenza artificiale nelle redazioni; per la difesa della qualità dell’informazione, oggi indebolita da organici ridotti, prepensionamenti, stati di crisi e tagli; per un adeguamento salariale alla perdita di potere d’acquisto; per la tutela dei collaboratori e dei precari, che sostengono molte cronache locali con compensi inadeguati.
Che cosa NON è questo sciopero
•❌ NON è uno sciopero politico.
Le motivazioni sono esclusivamente sindacali e contrattuali.
•❌ Non riguarda un singolo gruppo editoriale: è un’iniziativa nazionale.
•❌ Non richiede iscrizione alla FNSI.
•❌ Non richiede preavviso all’azienda: il diritto di sciopero è individuale e costituzionale.
Chi è invitato ad aderire
Giornalisti con contratto Fnsi–Fieg
Sono invitati tutti:
•i neoassunti, perché qui si decide il loro futuro professionale e salariale;
•chi è a fine carriera o in prepensionamento, perché la sostenibilità futura della Casagit dipende anche dagli stipendi di ingresso;
•tutti i colleghi in redazione, senza eccezione.
Collaboratori, freelance e corrispondenti
•Sono invitati ad aderire perché è in gioco la liquidazione giudiziale dell’equo compenso, e quindi la definizione della soglia minima per una retribuzione giusta e dignitosa, oltre che il loro futuro nel sistema dell’informazione.
Giornalisti delle TV locali (contratto Aeranti–Corallo)
•Sono invitati a partecipare in spirito di solidarietà e per la difesa del giornalismo professionale.
Colleghi delle cooperative editoriali
•Non è richiesto formalmente di aderire allo sciopero.
•Sono però invitati a garantire la massima visibilità ai comunicati sindacali nazionali che precedono lo sciopero, contribuendo a un’informazione corretta e unitaria.
Come si sciopera concretamente
Il modo per aderire è semplicissimo:
➤ ci si astiene dal lavoro per tutta la giornata del 28 novembre.
Significa:
•non scrivere articoli,
•non montare servizi,
•non essere reperibili,
•non pubblicare contenuti sui canali web dell’azienda,
•non fare alcuna attività giornalistica.
E soprattutto:
•non serve comunicare nulla all’azienda;
•non si può essere sanzionati, richiamati o licenziati;
•l’eventuale giorno di ferie già programmato può essere convertito in sciopero.
Perché scioperiamo – in breve
•Perché il contratto è bloccato da oltre 10 anni.
•Perché gli stipendi non crescono e i giovani non entrano più in redazione.
•Perché la qualità dell’informazione sta peggiorando.
•Perché servono regole sull’IA, nuovi profili professionali e un equo compenso sul web.
•Perché la professione rischia di perdere dignità, forza e futuro.
La manifestazione del 27 novembre a Roma
•È il momento pubblico nazionale che precede lo sciopero.
•Anche questa iniziativa non ha motivazioni politiche, ma punta a difendere un’informazione professionale, libera e tutelata.
      • Non sono previste iniziative di piazza a livello regionale per il 28 novembre, giorno dello sciopero.
I comunicati FNSI nei giorni precedenti
•Nei giorni che precedono lo sciopero la FNSI invierà comunicati di avvicinamento con aggiornamenti e chiarimenti.
•Il giorno immediatamente precedente, 27 novembre, verrà diffuso un comunicato in due versioni:
•una versione da pubblicare sui giornali,
•una versione da leggere in televisione.
•Questi comunicati dovranno essere resi visibili da tutte le redazioni e dai colleghi delle cooperative editoriali, come previsto dall’art. 34 del CNLG.
Perché è fondamentale aderire:
•Perché è il primo sciopero generale della categoria dal 2010: molti colleghi non ne hanno mai visto uno.
•Perché il futuro del giornalismo passa da qui.
•Perché uno sciopero funziona solo se partecipiamo tutti.
Messaggio finale
Lo sciopero del 28 novembre non è contro qualcuno, è per noi, per la nostra professione e per il diritto dei cittadini a essere informati.
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