Coronavirus: smart working strumento per gestire anche “scuole chiuse”

In Sindacale by SGV Redazione

Mai come al tempo del contagio il lavoro nelle redazioni si è fatto tanto critico. Sia dal punto di vista dei carichi, con turni pesantissimi, sforamento degli straordinari, rischio professionale legato alla diffusione del virus con colleghi a casa a scopo preventivo, sia dal punto di vista dell’organizzazione della vita familiare soprattutto a seguito della decisione di chiudere le scuole per un periodo tanto prolungato.

E’ in questo contesto emergenziale che il Consiglio dei ministri ha disposto, quale possibile soluzione, il ricorso al lavoro agile o smart working (vedi art. 4 Dcpm 01.013.2020) su tutto il territorio nazionale e anche in assenza degli accordi individuali previsti dalla disciplina di riferimento (L. 81/2017, artt. 18-23) per la durata di 6 mesi a partire dal 31.01.2020.

Il Sindacato giornalisti Veneto sollecita i cdr a verificare – sulla base delle esigenze comunicate dalle redazioni – se vi sia la possibilità di predisporre lo smart working non solo a tutela di salute e sicurezza, ma anche per andare incontro alle necessità dei giornalisti, madri e padri, che hanno figli piccoli e che non riescono a gestire altrimenti.

Il tutto in un’ottica di fattiva collaborazione e di solidarietà quanto mai necessaria in questo frangente in cui tutti siamo chiamati a essere responsabili quali appartenenti a una comunità sì lavorativa ma anche civile.

 

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