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Gazzettino, Sgv condivide i timori del cdr sul futuro della redazione di Venezia

In Sindacale by SGV Redazione

Il Sindacato giornalisti Veneto esprime preoccupazione per la comunicazione ricevuta dal cdr de Il Gazzettino in merito alla “chiusura temporanea” (senza indicare alcun termine di tale temporaneità), con trasferimento nella sede centrale di Mestre, della redazione di Venezia centro storico. Questo a seguito, si giustifica l’azienda, della scadenza a fine agosto della normativa emergenziale sullo smart working.

A dispetto delle ripetute e costanti richieste sul futuro della redazione “cuore” del giornale formulate su più tavoli dal cdr, amministrazione e direttore informano in zona Cesarini sulle loro intenzioni, dopo aver avuto oltre due anni di tempo – da inizio pandemia – per trovare una soluzione logistica adeguata sul fronte igienico-sanitario e tecnologico.

Per questo Sgv condivide il timore espresso dal cdr che si tratti del primo atto concreto di smantellamento e abbandono del presidio veneziano da parte di una testata che si fregia – e con le colleghe e i colleghi lo rivendichiamo – essere il “giornale di Venezia” e la sua voce.

A mettere in allarme sono i precedenti vissuti nella gestione Papetti-Caltagirone con un progressivo arretramento della presenza del Gazzettino sul territorio regionale e anche in Friuli, cadenzato dalla chiusura definitiva di redazioni e uffici di corrispondenza. Il tutto in assenza di un chiaro piano strutturale ed editoriale di rilancio, se non quello di ricorrere a stati di crisi – scaricando i costi sulla parte giornalistica e sulla collettività – in un quadro di progressivo svilimento di relazioni industriali, culminato lo scorso gennaio con la condanna di direttore e azienda per condotta antisindacale come stabilito dal tribunale del Lavoro di Venezia.

È singolare infine che di fronte alla giusta battaglia intrapresa dal Gazzettino per sensibilizzare sul fenomeno dello “svuotamento” del centro storico veneziano, sia proprio il giornale ad andarsene – seppur “temporaneamente” – dalla città che lo ha visto nascere e crescere.

Il Sindacato giornalisti Veneto si appella a tutte le istituzioni politiche, civili, religiose e culturali, alle categorie economiche tutte, alle lettrici e ai lettori e a chiunque abbia a cuore il Gazzettino, affinché si mobilitino per far capire a direttore e azienda che il giornale, come tutti i giornali, è un patrimonio condiviso con la comunità di cui narra e alla quale dà voce.

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