Piena solidarietà alla redazione dell’Alto Adige nella cui sede di Bolzano, mercoledì 19 gennaio, è stata recapitata una busta con proiettile e lettera minatoria delirante con proclami no vax. Il Sindacato giornalisti Veneto esprime la propria vicinanza alle colleghe e ai colleghi “colpevoli” di fare il loro lavoro e di informare in maniera corretta in merito all’emergenza sanitaria in atto. Sgv fa sue le parole del Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige e dell’Ordine regionale che in un comunicato congiunto hanno stigmatizzato l’atto che si pone al di fuori del contesto democratico e che non ha nulla a che vedere con una normale dialettica.
Episodi di violenza e di intolleranza purtroppo si stanno moltiplicando e investono medici, amministratori locali, politici, appunto cronisti, anche in Veneto: non ci può essere giustificazione alcuna. Ma solo una chiara e netta condanna.
«Ci spiace che fare il nostro dovere – ha commentato a caldo Alberto Faustini direttore del quotidiano – che è quello di informare in modo corretto, distinguendo le parole degli scienziati dalle opinioni estemporanee di chi vede chissà quali complotti dietro il nostro lavoro produca simili manifestazioni d’odio, simili minacce, simile veleno. Il Paese ha bisogno dell’opposto. Di equilibrio e di fiducia. Nella scienza. Nelle istituzioni. Nel mondo dell’informazione». Informazione che non si piegherà e che non verrà piegata.