Informazione di qualità: lotta al precariato e dignità del lavoro

In Sindacato Giornalisti by SGV Redazione

Il Direttivo regionale del Sindacato giornalisti Veneto esprime viva preoccupazione per la crisi del settore, la quale viene affrontata dagli editori con una mera logica di tagli di costi e di organici scaricati sempre e solo sui giornalisti, siano essi dentro o fuori le redazioni, e sugli enti di categoria.

In questo modo di fare imprenditoria vi è una colpevole assenza di una strategia di rilancio e investimento in grado di innovare dal punto di vista qualitativo e tecnologico il “prodotto informazione” e che sta puntando su un modello organizzativo basato sullo sfacciato utilizzo del precariato e sulla compressione dei diritti.

Dipendenti al desk con carichi di lavoro sempre più pesanti, nuovi assunti – pochi – con contratti “depotenziati” da forfetizzazioni onnicomprensive, scrittura e spesso interi settori appaltati a freelance sottopagati e privi di qualsiasi tutela. Lo conferma quanto sta avvenendo al Corriere del Veneto e di Verona con la ristrutturazione in atto che ha ridotto la pianta organica attraverso la soppressione dei contratti a termine togliendo di fatto la speranza di una pur minima stabilizzazione ai collaboratori, al Gazzettino con la decurtazione, prendere o lasciare, dei compensi, al Gruppo Gedi (Corriere delle Alpi, Mattino di Padova, Nuova di Venezia, Tribuna di Treviso) con “contrattini” particolarmente poveri e il recente cambio di grafica che in prospettiva potrebbe tradursi in un ulteriore abbassamento degli  stessi compensi,  al go Athesis (Giornale di Vicenza e Arena) dove i compensi sono fermi da molti anni.

Il tutto in un panorama in cui l’informazione locale, o l’informazione di prossimità, come la chiama il segretario generale Raffaele Lorusso, potrebbe essere/diventare il vero argine all’emorragia delle copie: ma deve essere di qualità, autorevole, obiettiva, al riparo dal rischio fake news, senza derive di spettacolarizzazione o di parole di odio, tutelando il brand giornale anche nei social collegati alle testate.

Il Direttivo regionale di Sgv chiede alla Federazione nazionale stampa italiana di aprire una stagione di mobilitazione, al pari di quanto emerso dalla Conferenza nazionale dei Cdr, che rimetta al centro i temi del lavoro regolare, della dignità professionale, della difesa del diritto di cronaca, della riduzione delle diseguaglianze.

Il Direttivo regionale di Sgv, nel ringraziare per la solidarietà e la vicinanza espresse nelle recenti vertenze, chiede al mondo politico e alle Istituzioni locali di farsi promotori di provvedimenti, per quanto di competenza, in grado di ridare un futuro all’informazione quale pilastro irrinunciabile per lo sviluppo di una società democratica e pluralistica: primo fra tutti uno strumento legislativo che ponga fine al cottimo della notizia, debellando il precariato nelle sue forme di finta flessibilità e nei suoi livelli di sfruttamento inaccettabili.

Anche nel mondo del giornalismo, il lavoro che dovrebbe essere fattore di coesione sociale si trasforma in fattore di disgregazione sociale con l’aggravante che  instabilità e conflittualità si riverberano  sulla qualità di una “merce”, l’informazione, che non ha uguali e come tale va difesa e tutelata con un occhio di riguardo.

Approvato all’unanimità, 11 luglio 2018

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