Coronavirus processi e consigli comunali a porte chiuse: “No all’esclusione dei giornalisti”

In Sindacale by SGV Redazione

Processi penali e consigli comunali a porte chiuse: l’esclusione dei giornalisti non è giustificabile con il rischio contagio. Se infatti è del tutto condivisibile la preoccupazione sacrosanta di adottare misure atte a contenere la diffusione del coronavirus, non sono ammissibili decisioni che impediscono a giornalisti, fotografi, telecineoperatori – professionisti dell’informazione che peraltro da giorni sono in prima linea nel documentare l’emergenza – di raccontare la semplice udienza di un processo o l’altrettanto semplice seduta di un consiglio comunale, che sono luoghi in cui si esercita l’essenza della democrazia in nome del popolo italiano.

Ciò che nessuno vuole è che, in un giusto approccio di responsabilizzazione individuale e professionale, si arrivi alla compressione – anche quale effetto collaterale – dell’insopprimibile diritto di cronaca. Va sottolineato al riguardo che la diretta streaming non va e non può essere considerata sostitutiva o alternativa alla presenza dei cronisti.

Il Sindacato giornalisti Veneto, insieme all’Ordine dei giornalisti del Veneto nel contesto di sicurezza sanitaria, attiverà tutte le azioni necessarie per sostenere e difendere la libertà di stampa e il diritto dei cittadini a essere correttamente informati.

Di seguito il comunicato congiunto con l’Odg

Ordine e Sindacato dei giornalisti del Veneto denunciano come immotivata e lesiva del diritto di cronaca la decisione assunta dagli uffici giudiziari del Veneto di escludere i giornalisti dai processi penali, celebrati a porte chiuse per motivi di tutela della salute pubblica. NON sarà certamente la presenza di uno o due giornalisti in un’aula di giustizia a poter pregiudicare la tutela della salute pubblica. Nei pochi casi in cui sia prevista una copertura più consistente da parte dei media, è sicuramente possibile concordare adeguate modalità di partecipazione. L’Ordine e il Sindacato dei giornalisti del Veneto sollecitano pertanto la presidente della Corte d’appello di Venezia, il procuratore generale, i presidenti dei tribunali e i procuratori della regione, a dare disposizioni per garantire ai giornalisti la possibilità di informare i cittadini su quanto accade nei palazzi di Giustizia.

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