Previdenza, il Fondo complementare apre ai cococo e ai familiari a carico. Iscrizione dai primi di aprile

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Il Fondo complementare dei giornalisti apre ai familiari a carico e ai collaboratori coordinati e continuativi. Sono due novità contenute nel nuovo Statuto approvato definitivamente dalla Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione italiani. La modulistica per l’iscrizione sarà disponibile on line dai primi di aprile.

Vediamo in dettaglio le principali novità.

1) Apertura dell’iscrizione (con contributo a loro carico) ai giornalisti professionisti o pubblicisti titolari di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa che percepiscano per tale attività un compenso annuo non inferiore a 3.000,00 (tremila) euro;
2) Apertura dell’iscrizione ai familiari fiscalmente a carico dei giornalisti aderenti;
3) Apertura dell’iscrizione ai dipendenti degli enti di categoria previo accordo con gli organismi interessati;
4) Inserimento nell’ordinamento del Fondo della Rita (Rendita integrativa temporanea anticipata);
5) Una nuova disciplina per i giornalisti dipendenti di enti pubblici iscritti al Fondo;
6) Possibilità di rivedere la scelta con riguardo alla quota di tfr da destinare al Fondo;
7) Possibilità di versare al fondo contributi aggiuntivi anche in costanza di rapporto di lavoro;
8) Possibilità di ottenere riscatti parziali fino ad un massimo dell’80% (vecchio statuto 50%);
9) Possibilità per le aziende editoriali di versare quote di tfr dovute al fondo anche con scadenza mensile.

Con l’introduzione di queste nuove norme il Fondo raggiunge alcuni obiettivi fondamentali:
a) si struttura secondo le più recenti normative richieste da Covip;
b) ha la possibilità di allargare ulteriormente la platea degli iscritti fornendo a co.co.co., familiari e ai dipendenti degli enti una opportunità competitiva sul mercato per scegliere una forma di previdenza complementare;
c) diventa uno strumento ancora più flessibile. Vanno in questa direzione, per esempio, le nuove norme riguardanti il conferimento del tfr. Finora un aderente era obbligato a versare l’intero importo della quota annuale del tfr al fondo. Da ora sarà possibile anche destinare al fondo soltanto il 50%.

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