Dal 6 al 10 giugno si vota per il rinnovo degli Organismi della Casagit: Consulte regionali, Fiduciari, Assemblea nazionale dei delegati. Anche in Veneto dove sono 5 i colleghi da eleggere e la sfida si gioca fra sette candidati: Tiziana Bolognani, Gabriele Cescutti, Stefano Edel, Andrea Mason, Mauro Pertile, Maurizio Romanato, Chiara Roverotto.
Il voto sarà totalmente telematico. Proprio in questi giorni ognuno, per raccomandata o con corriere, sta ricevendo da Casagit la password con cui accedere al portale del voto elettronico. Su www.casagit.it/speciale-elezioni-2017, i dettagli sulle modalità di voto e su come poter recuperare la password in caso di smarrimento.
Nella giornata di sabato 10 giugno nella sede regionale del Sindacato giornalisti Veneto, che ospita la Consulta regionale Casagit, verrà predisposta una postazione per il voto assistito riservata a chi non ha grande dimestichezza con il computer.
“Insieme a Inpgi e Fondo Complementare – spiega Alessandra Costante, portavoce del Capss, il Coordinamento delle piccole e medie associazioni cui Sgv aderisce – Casagit è uno degli Istituti contrattuali previsti dal nostro CNLG. Ma, soprattutto, è lo strumento attraverso il quale negli anni ci siamo assicurati un’assistenza sanitaria sempre molto buona anche in zone in cui il Servizio sanitario pubblico era carente. La crisi occupazionale degli ultimi anni ha messo a dura prova anche Casagit che ha dovuto fronteggiare la situazione con una manovra correttiva. Come per tutta la nostra categoria, gli anni che verranno saranno fondamentali non solo per la sopravvivenza di Casagit ma anche per adeguare la nostra Cassa di assistenza integrativa ad un mondo che sta mutando molto rapidamente, in cui i giornalisti dipendenti vengono sostituiti sempre di più dai parasubordinati, in cui la media retributiva dei dipendenti è ormai inferiore alla media retributiva dei pensionati. Con Casagit – continua Costante – dobbiamo pensare a integrare e fortificare l’assistenza dovuta con i Profili 2, 3 e 4 piuttosto che tutelare pochi, ricchissimi contribuenti. Con Casagit dobbiamo pensare a potenziare l’assistenza dei colleghi a lungo disoccupati, ad andare incontro a situazioni economiche mutate in peggio. Dobbiamo pensare a una nuova base per la contribuzione in funzione del reddito e non della posizione lavorativa dell’assicurato (attivo o pensionato). E si deve pensare che dopo un periodo di profonda crisi, l’elenco delle prestazioni dovrebbe essere adeguato al momento, ridimensionando alcune voci non certo essenziali (mi vengono in mente i massaggi shiatsu) a vantaggio di quelle più utili alla complessità del nostro mondo.
Per fare tutto questo – conclude Costante – la prossima Assemblea nazionale dei delegati che voterà il futuro Cda, dovrà poter parlare lo stesso linguaggio della Federazione Nazionale della Stampa che ha fatto di inclusione ed equità le sue parole d’ordine”.