Consiglio direttivo Sgv in piazza Bra a Verona il 1. giugno con Giulietti

In Sindacale by SGV Redazione

Il Consiglio direttivo del Sindacato giornalisti Veneto è convocato in sessione straordinaria sia martedì 1. giugno, a Verona, che mercoledì 2 giugno, a Venezia, per una duegiorni di forte sensibilizzazione tanto delle istituzioni quanto della cittadinanza: sarà presente il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti.

Prosegue l’azione di lotta avviata lo scorso 20 maggio a Roma con la mobilitazione nazionale organizzata dalla Fnsi per chiedere al Governo di considerare l’informazione fra i settori strategici da inserire nel piano di ricostruzione del Paese: lavoro, dignità, libertà e tutela degli organismi di categoria, a partire dall’Inpgi, il nostro istituto di previdenza.

La prossima giornata nazionale di protesta è stata fissata per il 1. giugno, con eventi simultanei in tutte le regioni.

I giornalisti veneti saranno in piazza, martedì 1. giugno, in centro a Verona con un presidio in presenza che ha lo scopo di condividere una battaglia che non è corporativistica, bensì di condivisione del “bene comune” – così lo ha definito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – che è l’informazione: ma una informazione appunto, libera, di qualità, professionale, realmente pluralistica, e soprattutto fondata sul lavoro regolare, dignitoso e non precario: basta con lo sfruttamento, basta con i rider fuori dalle redazioni, basta con i cronisti costretti al desk dai continui tagli di organici nelle redazioni.

Fondamentale in questa battaglia per la democrazia è la difesa e il rilancio dell’articolo 21, che contempera sia il dovere di informare che il diritto a essere informati in maniera corretta, e che è fra gli articoli più bistrattati della Costituzione: di qui l’iniziativa programmata nel giorno della Festa della Repubblica, il 2 giugno, Venezia, in sede – previsto il collegamento on line – per porre la centralità della libertà di stampa che non può concretizzarsi sotto il ricatto occupazionale, lo spettro delle querele bavaglio e del carcere per i giornalisti, con articoli pagati un euro e con i costanti attacchi all’autonomia della categoria, autonomia che passa pure attraverso la salvezza dell’Inpgi.

Il momento è piuttosto delicato, serve la massima partecipazione.

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