L’emergenza coronavirus sta mettendo a dura prova anche il mercato del lavoro. Anche quello giornalistico. Fra i più esposti e meno tutelati dal punto di vista degli ammortizzatori sociali, ci sono i cosiddetti autonomi (freelance e cococo) che hanno già avuto riflessi concreti sulla propria attività a causa delle misure restrittive imposte per contenere il contagio: dall’annullamento di eventi da seguire come addetti stampa alla riduzione di foliazione dei quotidiani, ecc. Al riguardo la Fnsi ha attivato una interlocuzione sul punto con il governo, il quale ha annunciato la volontà di mettere in campo misure di sostegno al reddito per i lavoratori a partita Iva e precari.
Ricordiamo che dal 2016 il Sindacato giornalisti Veneto (Sgv) ha istituito il Fondo Solidarietà rivolto ai giornalisti iscritti che versano in gravi difficoltà economiche, rivolto tanto ai dipendenti che ai non dipendenti.
Si tratta di un contributo una tantum pensato per far fronte appunto a situazioni contingenti e si spera temporanee.
Tale iniziativa è stata resa possibile grazie alla rinuncia delle indennità del componente del Cda dell’Inpgi e del fiduciario dello stesso istituto che versano i corrispettivi nel Fondo stesso, il quale viene alimentato anche con donazioni, fra cui quella generosa dell’Unione giornalisti pensionati del Veneto.
Il tutto in quella logica solidaristica che da sempre ispira Sgv.
Info: tel. 0415242633, mail: info@sindacatogiornalistiveneto.it