La Consulta regionale dei Cdr, riunita oggi, 7 febbraio 2023, con i delegati del Sindacato giornalisti Veneto al XXIX Congresso della Federazione nazionale della stampa italiana, pone i seguenti temi all’attenzione dei lavori imminenti, impegnando la futura giunta esecutiva:
- contrasto frontale del precariato e difesa della dignità del lavoro giornalistico nella centralità dei contratti collettivi e dell’equo compenso;
- azione di responsabilizzazione degli editori, privi di visione, senza progetti, sempre più votati a un disimpegno che mina il diritto dei cittadini a una informazione professionale accurata;
- promozione di un giornalismo rigoroso e verificato, di prodotti di qualità su tutte le piattaforme, anche attraverso formazione e aggiornamento continui dei giornalisti;
- difesa dell’informazione locale come presidio democratico fondamentale del territorio;
- richiamo al dovere di colleganza all’interno della categoria e alla libertà di informazione;
- necessità di coinvolgimento di ogni singolo collega per un efficace rilancio dell’azione sindacale, investendo su una “scuola quadri”;
- presa di coscienza che senza lo studio e l’analisi delle trasformazioni in atto – non solo nel settore dell’informazione ma anche nella società – si indebolisce anche il mero perimetro rivendicativo;
- consapevolezza che le sfide tecnologiche, in primis l’intelligenza artificiale, vanno governate come opportunità e non subite come mali inevitabili;
- recupero del confronto serrato e costante all’interno dei luoghi di lavoro e con gli organismi di categoria a tutti i livelli;
- riforma delle norme sull’accesso alla professione per dare cittadinanza a tutti i giornalismi;
- riscoperta e pratica quotidiana dei fondamentali della professione, stabiliti dalla legge istitutiva dell’Ordine;
- opposizione alla logica dei tagli e della mera attesa di finanziamenti pubblici: gli editori devono fare la loro parte sancita dall’articolo 21 della Costituzione;
Mai come ora è necessario sostenere ogni azione tesa a difendere il lavoro, quello sano, e le politiche per lo sviluppo e consolidamento del settore. Ultimo smottamento, ma solo in ordine di tempo, l’ipotesi di cessione delle testate nordestine parte del Gruppo Gedi, deflagrata nelle scorse ore e che trova più di una conferma sul campo: a una richiesta urgente di chiarimenti, da parte del Coordinamento nazionale dei Cdr Gedi, è arrivata la proposta di convocazione per il 15 febbraio. Una data che suona come una provocazione, visto che cade in pieno congresso Fnsi: non è credibile che un grande editore non colga l’evidente sgrammaticatura.
Il Sindacato giornalisti Veneto si riconosce nel progetto di Controcorrente e nelle tesi congressuali elaborate.