Ponte Morandi: chi ha paura dei giornalisti? Sgv contro le limitazioni al diritto di cronaca

In Sindacale by SGV Redazione

Chi ha paura dei giornalisti? Il direttivo regionale del Sindacato giornalisti Veneto (Sgv), riunito oggi 7 luglio a Mestre, ha espresso pieno sostegno all’Associazione stampa e all’Ordine della Liguria che in mattinata , insieme a Fnsi e Ordine nazionale, hanno manifestato davanti al Tribunale di Genova, dove è cominciato il processo sul crollo del ponte Morandi. «Giornaliste e giornalisti – si legge nel documento approvato all’unanimità dall’assemblea – protestano contro l’ordinanza oscurantista del collegio giudicante, che limita pesantemente l’esercizio del diritto di cronaca, respingendo le richieste di autorizzazione delle riprese audiovisive delle udienze in un contesto di forte responsabilità pubblica e di altrettanto forte interesse pubblico».

Una limitazione lesiva non solo per i lavoratori dell’informazione. «Il diritto/dovere di cronaca – viene ricordato – è garantito dalla Costituzione e non può essere in alcun modo compresso, tanto più di fronte a questioni di pubblico interesse e rilievo come la strage del 14 agosto 2018 che ha sconvolto l’intero Paese».

Opporsi è, dunque, necessario. «Si tratta – è sottolineato con forza – di una decisione che crea un precedente pericoloso per gli operatori dell’informazione dell’immagine e per il diritto dei cittadini a essere informati attraverso un lavoro di cronaca professionale e indipendente a salvaguardia di una democrazia compiuta e plurale. I giudici esercitano il loro compito in nome del popolo e il popolo ha il diritto di essere messo a conoscenza anche con immagini e registrazioni video dello svolgersi delle udienze. Non si può silenziare e oscurare radio, tv e siti on line per il presunto “timore” di spettacolarizzazione del dibattimento: è un’offesa all’intelligenza e alla professionalità di chi ogni giorno svolge con accuratezza e serietà il mestiere di giornalista».

È quindi necessario che nel Paese si radichi un fronte ampio per assicurare il rispetto dei diritti e dei doveri fondamentali per tutti. «La presunzione d’innocenza è un diritto sacrosanto per indagati e imputati, come lo è anche il diritto di cronaca sancito parimenti dalla Costituzione. Il direttivo regionale di Sgv, una volta di più, rivendica la necessità di attenersi a quanto sancito dalla Carta fondamentale della Repubblica italiana, respingendo strette come quella imposta a Genova, cui si sommano gli effetti negativi, più volte denunciati, emersi con l’entrata in vigore del decreto Cartabia in uno scenario di assalto continuo al segreto professionale e all’articolo 21 della Costituzione».

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