Consulta dei cdr e dei fiduciari e delegazione del Sindacato giornalisti Veneto a confronto in vista del XXIX Congresso della Federazione nazionale della stampa italiana in programma dal 14 al 17 febbraio a Riccione.
Si tratta di una riunione operativa per fare ancora una volta il punto sulla situazione della professione nelle diverse realtà editoriali – dentro e fuori le redazioni – al fine, e non solo, di stimolare riflessioni e proposte da portare all’attenzione del dibattito che si svilupperà nel corso dei lavori.
L’appuntamento è per martedì 7 febbraio. Il congresso 2023 si inserisce in un quadro socio-economico-civile fra i più complessi e difficili dall’inizio del nuovo secolo.
Il mondo del lavoro tutto ha subito e sta subendo trasformazioni tecnologico-genetiche con una accelerazione tale da rischiare di farci dissipare il prezioso patrimonio di diritti e tutele conquistate a caro prezzo e che abbiamo il dovere di difendere.
Il rispetto delle regole e dei diritti è sinonimo di dignità e di democrazia, sempre, ancor più nel settore dell’informazione, il cui prodotto è “bene comune” a garanzia di libertà, pluralismo e verità sostanziale dei fatti.
Le sfide lanciate raddoppiano ad altissima velocità: e se oggi la professione non ha ancora metabolizzato appieno i social, ecco che deve fare i conti con l’intelligenza artificiale declinata con chat gpt e di app come artifact. Mentre le redazioni si svuotano, i carichi di lavoro esplodono, il precariato dilaga e il senso e la credibilità della professione sono costantemente sotto attacco.
La soluzione non può essere quella di chiuderci fra di noi e rimpiangere il tempo passato ma sostenere l’importanza di un lavoro qualitativamente degno a sostegno della libertà dei cittadini di sapere, conoscere, decidere e dunque di essere informati in modo libero e completo. L’accuratezza è una frontiera del nostro lavoro intorno alla quale costruire alleanze con quelle componenti sociali e culturali che vedono in questi temi l’orizzonte del nostro futuro.