World press freedom day, a Conselice con inviati di guerra e cronisti minacciati

In Eventi, Sindacale by SGV Redazione

World press freedom day: a Conselice c’era come di consueto anche il Sindacato giornalisti Veneto. Manifestare la giornata mondiale dedicata alla libertà di stampa, il 3 maggio, nel paese in cui sorge il monumento che incarna ed esprime il diritto dovere di cronaca, è una scelta che la Fnsi ha intrapreso da anni. E nell’ottantesimo della Liberazione partigiana acquisisce ancor più valore celebrare questa ricorrenza, in un momento in cui la categoria subisce su più fronti attacchi che hanno un unico obiettivo: imbavagliare le giornaliste e i giornalisti.

La mattinata di approfondimento, con Fnsi, Assostampa Emilia-Romagna, Osservatorio sulla Libertà di Stampa e Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, si è aperto con le  riflessioni di Paolo Berizzi, giornalista sotto scorta e presidente dell’Osservatorio: «Vedere una sala piena mostra come su questi temi ci sia una sensibilità crescente. Un dato importante, perché di fronte a certi indicatori che non lasciano indifferenti, l’opinione pubblica si sta risvegliando. Siamo consapevoli dei tentativi di screditare la categoria, a cui dobbiamo rispondere alzando la voce, mentre questo lavoro è sempre più imbavagliato».
Quindi un susseguirsi di testimonianze sulla difficoltà di essere cronisti: Lorenzo Bianchi, bollato come «viaggiatore indesiderato» per i suoi reportage sul Kurdistan turco, Daniele Piervincenzi e Paolo Bonacini, che hanno visto la desolazione del massacro palestinese, ma pure le esperienze italiane di Marilù Mastrogiovanni e Mimmo Rubio, perseguitati dalla criminalità organizzata.
A fare da collante gli interventi del sindaco Andrea Sangiorgi, di Paolo Amadasi presidente Aser, di Matteo Naccari, segretario aggiunto della Fnsi e di Serena Bersani tesoriera dell’Odg regionale. Presenti alla manifestazione anche il segretario aggiunto vicario della Fnsi, Domenico Affinito e delegazioni delle Associazioni di Stampa di Veneto, con il componente del direttivo Giuliano Doro, e Marche e dell’Usigrai.
«L’importante è parlare del nostro lavoro – le conclusioni di Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi – chiedendoci come portare all’attenzione dei cittadini la condizione che viviamo. Manca la percezione di quello che succede in questa categoria, dove siamo continuamente sotto minaccia. La presidente del Consiglio ha detto che c’è libertà di informazione, ma allora ci deve spiegare chi è che spia i giornalisti, e perché, e quanti sono in Italia, perché non possiamo pensare che possano essere solo due, solo a Napoli, e nella stessa testata».

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