Chi ha paura delle notizie? Bavagli normativi e diritto di cronaca: mobilitazione a Zelarino

In Formazione, Sindacale by SGV Redazione

A tu per tu con i giornalisti ci saranno anche l’on. Enrico Costa e il senatore Pierantonio Zanettin, il primo lega il nome all’ultimo bavaglio in ordine di tempo al diritto di cronaca, il secondo è stato firmatario del “famigerato” decreto Cartabia.

L’occasione è il confronto organizzato dal Sindacato giornalisti Veneto con la Federazione nazionale stampa italiana in calendario il 13 febbraio p.v. dalle 9:30 alle 12:30 a Zelarino-Venezia al Centro cardinal Urbani. L’evento, che si inserisce nelle iniziative di mobilitazione lanciata dalla Fnsi per rivendicare libertà di stampa a e dignità professionale, consente di maturare 5 crediti formativi tramite iscrizione in piattaforma cercando su Enti terzi.

Fra i partecipanti, la segretaria generale Fnsi, Alessandra Costante, il coordinatore della Commissione Informazione e giustizia dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Gianluca Amadori, il giudiziarista Ivano Tolettini, l’ex avvocato generale della Procura generale di Venezia, Giancarlo Buonocore, l’avvocato penalista Alessandro Rampinelli, e l’esperta di Diritto internazionale, professoressa Marina Castellaneta. Modera Diego Neri,  componente del direttivo Sgv  con delega ai rapporti fra giustizia e informazione

Il titolo scelto è: Chi ha paura delle notizie? Bavagli normativi e diritto di cronaca: decreto Cartabia, emendamento Costa. A confronto giornalisti, politici, avvocati, procuratori, docenti universitari.

L’obiettivo è offrire una proposta formativa su uno dei temi più dibattuti in queste settimane: la compressione del diritto di cronaca per via normativa che sembra una strategia/tentazione comune a tutti i governi. E lo fa attraverso la formula del confronto diretto fra portatori di interessi che paiono al momento contrapposti: giornalisti, politici, procuratori, avvocati, docenti universitari.

È indubbio che il cosiddetto decreto Cartabia sulla presunzione di innocenza – il 188/2022 – a quasi due anni dalla sua applicazione ha reso difficile se non a volte impossibile il lavoro di giudiziaristi e neristi perché di fatto ha accentrato la comunicazione nella sola figura del procuratore il quale decide cosa sia o non sia notiziabile, ovvero rivesta di interesse pubblico.

E a complicare il dovere di cronaca e a limitare il diritto dei cittadini a essere informati in maniera adeguata e immediata, è arrivato ora il disegno di legge di Delegazione europea che contiene la norma, già approvata dalla Camera su proposta dal deputato di Azione Enrico Costa che impedisce di pubblicare – anche solo per estratti – il testo dell’ordinanza di custodia cautelare prima dell’udienza preliminare.

In Italia si legifera più a suon di divieti e veti sulla libertà di stampa tirando in ballo le garanzie degli indagati, invece di favorire trasparenza e completezza dell’informazione quale reale ed efficace tutela dei soggetti coinvolti nelle inchieste penali.

I giornalisti si autoregolamentano attraverso il proprio codice deontologico – fondamento di autonomia e indipendenza – che sono chiamati a rispettare sempre e comunque: al contrario si incappa in sanzioni disciplinari che possono arrivare fino alla radiazione dall’Albo. Nessuno nega che ci siano stati degli eccessi – processi e gogne mediatiche – ma imbavagliare l’articolo 21 della Costituzione equivale a uccidere il malato per curare la malattia.

In tale contesto di forte contrapposizione il rischio è che le norme allo studio – ricordiamo anche la riforma della diffamazione e la stretta sulle intercettazioni –possano portare a quello che in più occasioni la Corte europea dei diritti dell’uomo ha bollato come un chilling effect, capace di far calare il buio sull’informazione per la riluttanza a esercitare un proprio diritto per timore di sanzioni.

Democracy dies in darkness, la democrazia muore nell’oscurità è il motto che The Washington Post scrive sotto la sua testata dal 2017.

 

Luogo: Sala San Marco, Centro Cardinale Urbani, via Visinoni 4/C, Zelarino, 30174 Venezia; ampia possibilità di parcheggio

 

Condividimi: