Costante a Padova, cessione Gedi: «La Fnsi vigilerà su tutti i passaggi »

In Sindacale by SGV Redazione

«La cessione delle testate Gedi del Veneto e del Friuli è stata la prima questione che ho affrontato da neo eletta alla guida della Fnsi, anzi da candidata alla segreteria visto che abbiamo investito direttamente il sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini, ospite al nostro Congresso di Riccione. Ora che si è costituita la nuova società guidata da Marchi e la due diligence è terminata l’attenzione certo non calerà. Anzi».

Così la segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante è entrata subito nel vivo di uno dei temi che sta monopolizzando l’interesse del settore nella regione, iniziando il suo intervento al direttivo regionale del Sindacato giornalisti Veneto che si è svolto a Padova.

Impoverimento del lavoro, ritardi della politica nel rinnovare norme superate dalle trasformazioni tecnologiche e sociali, assenza degli editori interessati più alla riduzione dei costi che alla qualità dell’informazione, con una torsione sempre più forte verso il precariato che imbavaglia la professione: questo in sintesi il quadro generale tracciato da Costante del settore.

«Dobbiamo sottrarci a un futuro incerto e lottare per i diritti di tutti – ha detto Costante – per dare reddito e prospettive certe ai precari, ma pure a chi è dentro alle redazioni, dove qualità di vita e lavoro peggiorano».

Per farlo serve la partecipazione dei giornalisti alla vita sindacale, ma pure la loro formazione per affrontare con consapevolezza trattative e vertenze.

«Per questo – ha aggiunto la segretaria generale Fnsi – abbiamo avviato una scuola di formazione per cdr e quadri sindacali. Non una cosa episodica, ma un’iniziativa destinata a divenire strutturale, anno dopo anno».

C’è poi il rapporto con il governo cui sono state poste le urgenze di riaprire il tavolo per l’applicazione dell’equo compenso giornalistico, la garanzia sui rinnovi dei contratti con le agenzie, l’argine alle querele bavaglio con una norma non più rinviabile che elimini il carcere per i giornalisti e sanzioni chi usa le denunce come arma di intimidazione, il rifinanziamento per i prepensionamenti.

In Veneto sono molte le situazioni in divenire: oltre alla cessione dei quotidiani Gedi alla nuova cordata, la fusione per incorporazione dei dorsi regionali Rcs, le riorganizzazioni al Gazzettino e ad Athesis, il destino dell’emittenza locale.

«Cambiano gli assetti societari, cambia la rappresentanza sindacale – ha osservato Andolfatto -. I costi non devono cadere solo sui lavoratori, anzitutto quelli più deboli come i collaboratori. Il sindacato c’è per dare tutte le tutele possibili, ma questo si può fare al meglio se c’è la partecipazione di tutti all’insegna della solidarietà».

Alla discussione hanno partecipato anche i cdr e i rappresentanti territoriali degli altri organismi di categoria: Ordine, Inpgi, Casagit.

Necessaria, è stato sottolineato nei diversi interventi, la massima collaborazione tra gli enti per dare risposte concrete a chi lavora, fuori e dentro le redazioni, come negli uffici stampa pubblici e privati, nel sistema radiotelevisivo, nei nuovi media.

Forte, in questo senso, la collaborazione con l’Ordine per lo sblocco del tavolo sull’equo compenso e per un rafforzamento della Carta di Firenze, strumenti utili a difendere i lavoratori più fragili.

Nel pomeriggio Costante e Andolfatto hanno partecipato all’assemblea dei giornalisti delle testate Gedi Veneto dalla sede del Mattino di Padova, rispondendo punto per punto a tutte le domande dei colleghi, assicurando che la Fnsi seguirà passo passo tutte le fasi del passaggio societario chiedendo, insieme a cdr e Sgv, tutele occupazionali e un prodotto editoriale competitivo che sappia rilanciare insieme al lavoro anche la buona informazione.

 

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