Sono anni che la Fnsi e i sindacati regionali si battono a livello politico e con iniziative di sensibilizzazione sul territorio su questi fronti nella consapevolezza e con la responsabilità – come ricordato più e più volte dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – che l’informazione libera, accurata, professionale è fra i presìdi più importanti della democrazia e del vivere civile.
Mai come in questi ultimi tempi l’indipendenza e l’autonomia del giornalismo e dei giornalisti è stato così sotto attacco. Un attacco concentrico che si dipana dall’adozione di norme legislative (su tutte il decreto Cartabia sulla presunzione di innocenza) o dal mantenimento di leggi datate (in primis quella sulla diffamazione) che comprime il diritto dovere di cronaca, e si svolge attraverso le intimidazioni delle cosiddette querele temerarie quasi sempre presentate da personaggi pubblici, politici, amministratori, responsabili di strutture pubbliche, a cui si aggiungono le campagne più o meno organizzate di “campagne di odio” sui social. E purtroppo il Veneto non fa eccezione.
Senza contare che l’Italia è uno dei pochi Paesi, se non il solo, che conta oltre trenta giornalisti sotto scorta semplicemente perché hanno fatto e stanno facendo il mestiere di giornalista: cercare la verità, smascherare la disinformazione, portare a galla corruzione e malagestione nella cosa pubblica, denunciare il radicamento della criminalità.
Ed ecco che si sceglie di “avvertire”, “spaventare”, “incriminare” le giornaliste e i giornalisti con una denuncia piuttosto di analizzare, verificare, risolvere quanto da loro segnalato.
Il Sindacato giornalisti Veneto, lo ribadisce, sarà al fianco in ogni sede del/della collega perseguito per aver svolto il suo lavoro: narrare i fatti, ricercare la verità, informare su sprechi e illegalità, a qualsiasi livello.
La mobilitazione della prossima settimana avviene sull’onda dell’ultimo eclatante caso che ha avuto come protagonisti i colleghi di Report, con l’acquisizione da parte della procura di Roma dei tabulati telefonici di due giornalisti della trasmissione di Rai3 al fine di risalire all’identità della professoressa che ha dato alla redazione la notizia dell’incontro fra Matteo Renzi e l’allora funzionario dei servizi segreti Marco Mancini, in un autogrill alle porte di Roma.
Il Consiglio nazionale della Fnsi ha deciso di aprire i lavori della riunione di mercoledì 14 dicembre 2022 con un presidio nei pressi della redazione di Report. L’appuntamento è per le 9.30 a Roma, nei pressi del Centro di produzione Rai di via Teulada. L’assemblea si sposterà poi all’hotel NH Villa Carpegna per proseguire i lavori. Insieme ai delegati veneti ci sarà anche una rappresentanza di giornalisti precari e di cococo.
Nella foto una manifestazione Fnsi a Roma