Il Sindacato giornalisti Veneto esprime solidarietà e vicinanza alle colleghe e ai colleghi della Rai in sciopero oggi 6 maggio per difendere l’autonomia e l’indipendenza del servizio pubblico radiotelevisivo dai condizionamenti della politica.
Come evidenzia Usigrai, la mancanza nel piano industriale della Rai di un progetto per l’informazione, le carenze di organico nelle redazioni e il rifiuto dell’azienda di indire una selezione pubblica, insieme al tentativo di limitare la libertà di informazione con ingerenze sempre più pressanti della politica sono segnali che mettono a rischio la qualità del servizio pubblico, la sua capacità di informare e condizionano lo stesso pluralismo.
Quanto sta accadendo nel servizio pubblico radiotelevisivo italiano riguarda tutti noi. Avere a cuore un’informazione indipendente, plurale e di qualità vuol dire difendere le condizioni fondamentali che rendono possibile l’esercizio della democrazia.
Di seguito i messaggi di solidarietà ai colleghi RAI
La redazione di Telearena-Radioverona esprime solidarietà ai colleghi giornalisti Rai, oggi in sciopero. La difesa della dignità del lavoro, garantita da un adeguato turnover nelle redazioni, da una giusta retribuzione e dalla regolarizzazione dei precari; la tutela della libertà di informazione senza censure e bavagli; l’autonomia dei giornalisti sono valori imprescindibili e condivisi da tutte le realtà che s’impegnano a fornire una corretta e puntuale informazione ai cittadini.
La redazione di Telepace esprime solidarietà ai colleghi della RAI in sciopero oggi. Sciopero indetto dalle giornaliste e dai giornalisti della Rai per difendere i propri diritti sindacali, salariali, contrattuali affermando che la libertà di informazione con l’autonomia dei giornalisti sono valori condivisi da tutte le realtà che s’impegnano a fornire una corretta informazione.
La nostra solidarietà, in particolare, va ai colleghi della sede RAI del Veneto.
Il cdr e le redazioni del gruppo Medianordest esprimono la loro piena solidarietà ai colleghi giornalisti Rai. Lo sciopero di oggi è un’evidente difesa della dignità del lavoro che parte dall’adeguato numero di giornalisti nelle redazioni, passando per una giusta retribuzione e dalla regolarizzazione dei precari. Il servizio pubblico non deve avere padroni, censure e bavagli. L’indipendenza e l’autonomia dei giornalisti sono valori non negoziabili, che garantiscono a tutti i cittadini una giusta e corretta informazione.