Addio a Sergio Sommacal, maestro di giornalismo e di impegno sindacale

In Sindacale by SGV Redazione

Un altro grave lutto ha colpito il giornalismo veneto e il Sindacato giornalisti: all’ospedale di Bologna, dove era ricoverato da qualche tempo, è morto il collega Sergio Sommacal. Aveva 82 anni.
Stimato professionista, Sergio fu capo cronista della redazione di Belluno de Il Gazzettino, quotidiano nel quale si formò sin dagli inizi degli anni ’60: redattore e capocronista a Pordenone e a Padova, approdò a Venezia chiamato dall’allora direttore Giorgio Lago accanto al quale svolse per dieci anni la funzione di segretario di redazione. Rientrato a Belluno, guidò la redazione del giornale fino alla pensione.
Sergio Sommacal è stato un maestro per molti di noi: rigoroso, con una intelligenza e una umanità rare, sapeva volare alto, fuori da ogni schema, lontano dalle ossequiose liturgie nei confronti del potere che minano l’autorevolezza di una professione che Sergio ha vissuto e insegnato stando sempre un passo indietro.
Ma Sergio Sommacal è stato anche redattore della rivista semestrale delle sezioni bellunesi del Cai e autore di pubblicazioni sul Vajont con il fotografo Bepi Zanfron, sull’alluvione del 1966, sulla squadra di calcio del Belluno.
Oltre alla moglie Massimina, alle figlie Sara e Stefania e al figlio Silvano, Sergio lascia anche diversi nipoti: alla sua famiglia si stringe nel dolore il Sindacato Giornalisti Veneto organismo al quale Sergio ha offerto il suo impegno con infinita generosità per onorare ed elevare la professione.

 

Di seguito la nota di cordiglio dell’Assostampa di Belluno

La scomparsa di Sergio Sommacal rappresenta la perdita di un pezzo della memoria storica del nostro territorio: giornalista preciso e attento, attivo nell’ambito del sindacato, per anni è stato membro del direttivo dell’Assostampa provinciale. Con lui, salutiamo un collega appassionato, curioso, sempre corretto, pungente ma mai sopra le righe. Da parte del consiglio direttivo di Assostampa Belluno le più sentite condoglianze alla moglie Massimina e ai figli Sara, Silvano e Stefania.

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