Costante, segretaria Fnsi: «Gedi, tavolo istituzionale e sensibilizzare i territori. In ballo posti di lavoro e informazione locale»

In Sindacale by SGV Redazione

Gedi in vendita? Mobilitarsi da subito su due piani:
sindacale con un raccordo stretto fra Fnsi, cdr e assostampa regionali per azioni di lotta mirate a tutelare posti di lavoro e dignità del lavoro, dei dipendenti e dei collaboratori.
politico-istituzionale per sensibilizzare Governo e Parlamento e i rappresentanti dei cittadini, dai sindaci ai presidenti delle Regioni, affinché prendano posizione per la tutela di insostituibili presìdi territoriali di pluralismo e di democrazia, nella convinzione che l’informazione – e nella fattispecie quella locale – sia un patrimonio che non appartiene solo all’editore di turno ma anche alle comunità di cui narra e con cui è cresciuta. E in questa battaglia è fondamentale la voce della cittadinanza, delle associazioni, degli altri sindacati, delle università, delle istituzioni civili e religiose.

In sintesi è il ruolino di marcia emerso nella riunione operativa di  lunedì, 20 febbraio, fra il coordinamento dei comitati di redazione del Gruppo Gedi e la neo eletta segretaria generale della Federazione nazionale della stampa italiana Alessandra Costante.
La scelta, non smentita, da parte della proprietà di mettere sul mercato le testate nordestine (la nuova Venezia, il mattino di Padova, la tribuna di Treviso, il corriere delle Alpi, il Piccolo di Trieste e il Messaggero Veneto) conferma la determinazione di smantellare quello che fino a poco tempo fa era il vanto di una delle realtà più solide dell’editoria italiana: il sistema delle testate e delle gazzette locali che si sviluppava dal Trentino alla Sardegna.
«Il Sindacato non può impedire a un editore di vendere – ha detto la Costante – ma può e deve attivare tutti gli strumenti sindacali e politici a disposizione per dare voce alle giornaliste e ai giornalisti Gedi e per vigilare su cessioni che mettano in pericolo non solo la continuità aziendale ma anche l’agibilità informativa».
Ora serve mettersi tutte e tutti al lavoro dando seguito alle iniziative emerse nei vari interventi e fatte proprie dal coordinamento.

Numerose finora le prese di posizione e le manifestazioni di vicinanza e solidarietà arrivate ai cdr e alle giornaliste e ai giornalisti delle testate venete Gedi (la nuova di Venezia, il mattino di Padova, la tribuna di Treviso e il corriere delle Alpi, e a Sgv a partire da quella del presidente della  Regione, Luca Zaia, accanto a quelle dell’Ordine dei giornalisti, di Cgil e Uil Veneto, consiglieri regionali, deputati e senatori, consiglieri comunali di Venezia.

Zaia tra le altre cose ha dichiarato: «Conosco il grado di professionalità e la passione,  che soggiace alla realizzazione quotidiana dei giornali e dell’informazione online garantita dai giornalisti del Gruppo Gedi. Auspico che possa arrivare presto una soluzione positiva alla vicenda: il Veneto, il Nordest, hanno bisogno di mantenere il rapporto di fiducia creato da queste testate con i lettori. Un legame consolidatosi ulteriormente, anche con le istituzioni, durante la recente pandemia. Attendendo che si possano presto conoscere gli aspetti principali del futuro di questi giornalisti e delle testate del gruppo per quanto di mia competenza resto a disposizione».

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