Un gran bel risultato, a quasi sei anni dal varo del Manifesto di Venezia, che conferma quanto lo strumento abbia svolto quella funzione di sensibilizzazione e presa di coscienza per la quale è stato pensato e realizzato.
Nasce infatti l’Osservatorio nazionale su media e violenza contro le donne e il Manifesto di Venezia grazie all’accordo siglato un accordo fra l’università La Sapienza, le Cpo di Fnsi, Ordine dei giornalisti e Usigrai e l’associazione Giulia giornaliste. Il progetto durerà due anni e riguarderà giornali cartacei, on line e telegiornali: a illustrare i criteri scientifici dell’iniziativa, lunedì 10 giugno, è stata la professoressa Flaminia Saccà e il suo team di ricerca del dipartimento di Psicologia dei Processi di sviluppo e socializzazione
«Un sogno che si concretizza» ha commentato Silvia Garambois, presidente di Giulia giornaliste che, insieme ad Alessandra Mancuso, allora presidente della Cpo Fnsi, con il Sindacato giornalisti veneto, è stata tra le prime a credere nel Manifesto presentato al Teatro La Fenice il 25 novembre 2017.
Da allora di strada ne è stata fatta molta, ma ne rimane da fare ancora moltissima.
L’Osservatorio nazionale in tal senso è fondamentale per finalizzare azioni ancor più mirate alla promozione di un racconto corretto della violenza di genere.