Ripartiamo insieme rimettendo al centro dell’azione politica il lavoro. Il Sindacato giornalisti Veneto aderisce alla mobilitazione nazionale promossa per domani sabato 26 giugno da Cgil, Cisl e Uil, con eventi a Bari, Firenze e Torino. Il consiglio direttivo regionale, riunitosi oggi 25 giugno, è convinto che si tratti di una vertenza che coinvolge tutti da vicino, nessuno escluso. Il lavoro è dignità, il lavoro è libertà, il lavoro è democrazia. E non c’è informazione qualificata e autonoma senza lavoro.
Occorre sensibilizzare istituzioni e cittadinanza sull’emergenza occupazionale che sta vivendo il Paese e che si è abbattuta e si abbatte in maniera ancor più pesante sul settore editoriale travolto dall’emorragia occupazionale, dal dilagare del precariato selvaggio con cronisti pagati pochi euro a pezzo, dai finti contratti di lavoro autonomo, dalle querele bavaglio.
Gli editori non investono e ricorrono di continuo a stati di crisi scaricati sulla categoria, sull’Inpgi, il nostro istituto di previdenza che sta rischiando il tracollo.
L’informazione è stata considerata fra i servizi essenziali anche nelle fasi più dure di lockdown ed è ritenuta infrastruttura fondamentale per la democrazia: è tempo che il Governo dimostri nei fatti che la stampa è centrale perché l’informazione non può essere libera e di qualità senza tutele retributive, previdenziali, legislative contro le querele bavaglio e le minacce, le aggressioni.
Per chi crede, come noi, che il lavoro sia presupposto irrinunciabile per la convivenza civile e per la crescita democratica del Paese è un dovere essere al fianco di Cgil, Cisl e Uil.