Rete Veneta, il Riesame: «L’editore Jannacopulos non ha minacciato il dg dell’Ulss 7 Bramezza». Revocata l’interdittiva a esercitare l’attività

In Sindacale by SGV Redazione

Il comportamento di Giovanni Jannacopulos non ravvisa minacce nei confronti del direttore generale dell’Ulss 7 Carlo Bramezza, semmai un’ipotesi di diffamazione, peraltro scriminata dall’esercizio del diritto di cronaca.  Così, in estrema sintesi, il Tribunale del Riesame che ha revocato l’interdittiva all’esercizio dell’attività di editore del patron di Medianordest, la società di emittenza privata che controlla, tra le altre tv, Rete Veneta e Antennatre.

L’annullamento della misura è arrivato a fine novembre, di recente sono state rese note le motivazioni dei giudici rispetto  a quanto disposto dal gip di Vicenza su richiesta della Procura berica.

La Corte lagunare ha ribadito come sia sempre prevalente il diritto dei cittadini a essere informati sulle questioni di interesse pubblico, come quelle che riguardano la sanità, pur evidenziando che i numerosissimi servizi giornalistici pubblicati dai telegiornali del gruppo di critica all’operato di Bramezza siano un’anomalia.

Allo stato dell’inchiesta, palesemente ridimensionata, si è stabilito che le condotte accertate assunte da Jannacopulos non sono penalmente rilevanti, e questo non può che rincuorare.

Restano le riflessioni aperte sul potere decisionale assunto da una figura del tutto esterna alla gerarchia della redazione nelle scalette dei tg, che il Sindacato giornalisti Veneto ha stigmatizzato, richiamando al rispetto delle regole contrattuali e ancor prima deontologiche.

Nella foto Giovanni Jannacopulos con a destra il suo difensore, l’avv. Maurizio Paniz (fonte Rete Veneta)

Di seguito il testo dell’Ordinanza del Riesame e il comunicato dell’Azienda

MOTIVAZIONI RIESAME

comunicato stampa- motivazioni Riesame caso Bramezza (4)

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