Minacce, leggi bavaglio, querele temerarie, precariato. Giulietti: «Sempre più a rischio la libertà di stampa»

In casagit, Sindacale by SGV Redazione

Informazione e libertà di stampa: il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, non ha esitazioni. «Nel 2022 dovremo tener ancora più alta la guardia a difesa dell’articolo 21 della Costituzione per l’agibilità del diritto-dovere di cronaca dei giornalisti e del diritto a essere correttamente informati dei cittadini».

Il rapporto dell’Osservatorio sui cronisti minacciati istituito dal Ministero dell’Interno conferma quanto è sotto gli occhi di tutti: nel 2021 – da gennaio a fine settembre –  le aggressioni ai giornalisti sono aumentate del 21% (156 episodi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (129 episodi). E se il Veneto, per fortuna, non compare nella parte alta della classifica, dove troviamo Lazio, Toscana, Lombardia, Emilia Romagna, Sicilia e Campania, questo non significa che la nostra regione sia immune dalla violenza nei confronti di chi fa informazione.

«Comunque anche  in Veneto – continua Giulietti – crescono le minacce contro le istituzioni, gli amministratori, i medici, gli infermieri che si battono per la vaccinazione e il rispetto delle regole e anche contro le croniste e i cronisti, sia dentro la Rete che fuori, con particolari punti sensibili a Belluno, Padova, Verona. Per questo mi permetto di richiamare insieme al Sindacato giornalisti Veneto l’attenzione di tutte le autorità perché è necessario arrivare il giorno prima e non il giorno dopo. Come ho avuto modo di rappresentare allo stesso Prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, in un incontro di qualche settimana fa».

«Una cosa la dobbiamo denunciare e a gran voce. C’è grande attenzione è vero. C’è grande solidarietà. Anche dal Governo. Ma questo Governo, al pari dei precedenti – accusa Giulietti – non ha approvato alcun provvedimento che irrobustisca la libertà di stampa: né contro le querele temerarie, né contro la violazione delle fonti, né contro le minacce ai cronisti, né contro il precariato dilagante. Però è stato approvato un decreto legge, quello cosiddetto sulla presunzione di innocenza che, recependo una direttiva Ue, di fatto mette il bavaglio alla cronaca giudiziaria, comprimendo quella libertà di stampa che è garanzia di democrazia e civiltà. Si deve prendere atto che sono caduti drammaticamente nel vuoto i ripetuti moniti del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a tutela di quello che è un patrimonio collettivo garantito costituzionalmente».

 

Per approfondire, Graziella Di Mambro sul sito di Articolo 21

https://www.articolo21.org/2021/12/aumentano-le-aggressioni-ai-giornalisti-il-dossier-allarmante-del-ministero-dellinterno-co

 

Condividimi: