25 novembre: l’importanza delle parole nel narrare la violenza contro le donne. Eventi formativi a Treviso e Venezia

In Formazione, Manifesto di Venezia by SGV Redazione

In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, occasioni formative aperte al pubblico a Treviso e a Venezia, sullo sfondo del Manifesto di Venezia che compie 5 anni. La prima al mattino in collaborazione con l’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Treviso che l’ha organizzata, la seconda nel pomeriggio in collaborazione con il Comitato pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Venezia e la Società Italiana delle Storiche che l’hanno proposta.

Treviso, Palazzo dei Trecento, piazza Indipendenza
La narrazione della violenza: il valore delle parole
dalle 9 alle 12, (5 crediti), in presenza e on line
L’evento ha lo scopo di sensibilizzare le figure professionali coinvolte, giornalisti e assistenti sociali in primis, sull’importanza del linguaggio e delle parole da utilizzare nel momento in cui ci si trova a fronteggiare situazioni di violenza in particolare su donne e minori.
Il programma
– Cristina Tonon – Coordinatrice U.O. Prevenzione Violenza Comune di Treviso: “Il fenomeno della violenza e il valore del lavoro di Rete: la Rete che Sostiene”
– Francesca Torri – Sostituta Procuratrice Procura della Repubblica Tribunale Ordinario Treviso: “Il difficile rapporto tra esigenze investigative e interessi della stampa in tema di violenza di genere”
– Iside Castagnola – Comitato Media e Minori, Ministero dello Sviluppo Economico: “La narrazione della violenza e la tutela del minore alla luce della Carta di Treviso”
– Monica Andolfatto – Segretaria regionale del Sindacato giornalisti Veneto: “Manifesto di Venezia: informare promuovendo la parità di genere oltre gli stereotipi e le discriminazioni”

Venezia, Ateneo Veneto, Campo San Fantin 1897
Processo per stupro: la violenza contro le donne nelle aule di giustizia e nei media
dalle 17 alle 19, in presenza, (4 crediti)
L’evento vuole ricordare una vicenda che ha segnato uno snodo cruciale nella lotta intrapresa dal femminismo degli anni Settanta. In un processo per stupro, nel 1976, a Verona, il movimento, d’intesa con la parte civile, chiese il dibattimento a porte aperte, trasformando il processo in un’azione politica contro la parzialità dei Tribunali, la vittimizzazione secondaria e la cultura solidale con lo stupro. L’impatto mediatico della vicenda, seguita per la prima volta in diretta dai mass media e dalla Rai, e il valore emblematico assunto, portarono il tema della violenza sulle donne al centro del dibattito politico.
Il programma
– Nadia Maria Filippini, autrice del libro “Mai più sole” contro la violenza sessuale. Una pagina storica del femminismo degli anni Settanta (Viella 2022), relaziona su “Processo per stupro: la violenza contro le donne nelle aule di giustizia e nei media”
– Monica Andolfatto, giornalista, interviene su Manifesto di Venezia carta di autoregolamentazione delle giornaliste e dei giornalisti contro la discriminazione di genere e la violenza sulle donne attraverso parole e immagini
– Chiara Santi, avvocata, si sofferma su Centri antiviolenza e tutela dei diritti delle persone
– Laura Schettini, docente universitaria discute su storia di genere e criminologia nell’età contemporanea
Coordina Antonella Magaraggia, presidente Ateneo Veneto, ex magistrata

Per maturare i crediti formativi è necessario registrarsi su formazione giornalisti – Enti terzi – Sindacato giornalisti Veneto

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